L’aumento della spesa per l’assistenza sanitaria e la diffusione delle cure specialistiche sono associate ad una maggiore aspettativa di vita e a una minore mortalità nei Paesi studiati, mentre la crescita dell’industria farmaceutica risulta legata a effetti negativi sulla salute. È quanto emerge da un nuovo studio basato sui dati di 30 Stati Ocse, inclusa la maggior parte delle democrazie più ricche al mondo.
Gli esperti hanno voluto indagare come diversi tipi di ‘espansione medica’ (investimenti, crescita dell’industria farmaceutica, specializzazione medica) fossero correlati alla salute della popolazione tra il 1981 e il 2007. Nello specifico, l’hanno collegata all’aspettativa di vita alla nascita, all’aspettativa di vita per uomini e donne a 65 anni e al tasso di mortalità per tutte le cause. Sono state controllate molte variabili sociali, economiche e demografiche che avrebbero potuto influenzare i risultati.
I tre indicatori risultano aumentati nel tempo praticamente in tutti i 30 Paesi. Tuttavia, se l’aumento degli investimenti e della specializzazione medica appare connesso alla crescita di tutte e tre le misure di aspettativa di vita e alla diminuzione della mortalità complessiva, i due sotto-elementi relativi all’espansione nell’industria farmaceutica – aumento delle vendite e maggiori investimenti in ricerca e sviluppo – sono risultati collegati ad una minore aspettativa di vita tra le donne di età pari o superiore a 65 anni e all’aumento dei tassi di mortalità.
Tramite approfondire i ricercatori hanno voluto verificare che non fosse vero esattamente il contrario, ovvero che l’aspettativa di vita più bassa e l’aumento della mortalità stessero provocando un’espansione dell’industria farmaceutica. Ma questo non è stato confermato dai dati.
Come spiegare questi risultati? “Potrebbero essere dovuti agli effetti collaterali dei medicinali, alle pratiche di prescrizione dei medici, all’uso scorretto di questi prodotti da parte dei pazienti, alle strategie di marketing o a una combinazione di questi fattori”, dice Hui Zheng, autore principale e professore associato di sociologia presso la Ohio State University.
“Questo è il primo studio a scoprire che l’avanzamento di questo settore industriale può essere associata a una salute peggiore, anziché migliore. I risultati sono stati sorprendenti anche per noi”, afferma Hui Zheng annunciando di stare pianificando approfondimenti.
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