Intervalli ravvicinati tra due maternità espongono mamma e nascituro a maggiori rischi. Per le donne di ogni età avere una nuova gravidanza entro 12 mesi dal parto precedente comporta infatti dei rischi, come spiega Laura Schummers, della University of British Columbia, autrice principale dello studio pubblicato su Jama Internal Medicine che ha fatto emergere questa evidenza.
Gli studiosi sono ricorsi al British Columbia Perinatal Data Registry, database che contiene una sintesi delle informazioni raccolte da cartelle cliniche di madri e bambini.
I ricercatori hanno preso in considerazione 148.544 gravidanze avvenute nell’arco di 10 anni. L’analisi dei dati ha mostrato come un intervallo tra le gravidanze superiore ai 18 mesi fosse collegato ad un minor numero di eventi avversi, quali trasfusioni di sangue, ricorso alla respirazione assistita, insufficienza d’organo e permanenza in terapia intensiva. L’opposto accadeva nelle gestanti con un intervallo tra le due gravidanze compreso tra i 6 e i 18 mesi.
“Il risultato è particolarmente importante per le donne meno giovani – spiegano nello studio – che tendono a distanziare intenzionalmente meno le gravidanze”.
“Molte delle mie pazienti hanno più di 35 anni quando partoriscono il primo figlio”, aggiunge Leena Nathan, della University of California di Los Angeles e direttrice medica di UCLA Community OBGYN Practices. “Molte di loro aspettano poco tempo tra una gravidanza e l’altra perché sono preoccupate per la loro fertilità. È certamente una cosa di cui si parla durante la visita post-parto dopo il primo parto. Alle mamme con un’età superiore ai 40 anni, fornisco consigli su tassi di fertilità e mutazioni genetiche man mano che invecchiano.Tra le informazioni bisogna incluedere anche l’evidenza di questa ricerca”.
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