Anche a dosi considerate “sicure”, L’esposizione ad erbicidi a base di glifosato provoca effetti avversi per lo sviluppo e il sistema riproduttivo anche a dosi considerate ‘sicure’. È quanto emerge dalla fase pilota di uno studio globale sul glifosato realizzato dal Centro di ricerca sul cancro ‘Cesare Maltoni’ dell”Istituto Ramazzini’ di Bologna e pubblicato dalla rivista scientifica ‘Environmental Health’.
Come spiega lo stesso istituto emiliano in una nota, la ricerca evidenzia come “l’esposizione ad erbicidi a base di glifosato, incluso il Roundup, ha causato diversi effetti sullo sviluppo e il sistema riproduttivo in ratti, sia maschi sia femmine, esposti a dosi attualmente considerate sicure negli Stati Uniti ossia 1.75 mg/Kg/die”.
Nel dettaglio, all’esposizione alla sostanza sono stati associati “alcuni effetti androgeno-simili, incluso un aumento statisticamente significativo della distanza ano-genitale, sia nei maschi sia nelle femmine, oltre ad un ritardo nel primo estro ed un aumento del testosterone nelle femmine. La distanza tra ano e genitali – viene sottolineato – è un marker sensibile per le sostanze che agiscono come interferenti endocrini già a livello prenatale e sono in grado di alterare il normale sviluppo del feto”.
Come spiega l’Istituto Ramazzini, questo è è il quarto di una serie di articoli sulla fase pilota dello Studio Globale sul Glifosato. I primi risultati della fase pilota dello studio sono stati presentati presso il Parlamento Europeo il 16 Maggio 2018.
Lo studio è stato realizzato dal ‘Ramazzini’ in collaborazione con l’Università di Bologna, l’Ospedale ‘San Martino’ di Genova, l’Istituto Superiore di Sanità, l’Università di Copenhagen, L’Università Federale del Paranà, la Icahn School of Medicine at Mount Sinai di New York e la George Washington University.
La cifra necessaria per lo studio pilota, 300.000 euro, è stata raccolta grazie agli oltre 30.000 soci dell’Istituto Ramazzini Cooperativa Sociale e, come conclude lo stesso Istituto, “alla luce dei risultati della fase pilota, è stata lanciata una campagna di crowdfunding per finanziare uno studio integrato a lungo termine sugli effetti” del glifosato.
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