Ginko Biloba

Famiglia: Ginkgoaceae

Habitat: E’ il solo sopravvissuto di un vegetale che fu molto comune sulla terra fino all’era terziaria. Si trova in Cina e in Corea, e attualmente è coltivato negli Stati Uniti e in Europa.

Etimologia: Il nome deriva dal cinese Yin-Kuo-Tsu che significa “dalle foglie a piede di daino”

Parte usata: Le foglie

Possibilità di impiego:
Prof. Pier Paolo Mussa – Università di Torino

La pianta del Ginkgo biloba, molto ricca di flavonoidi, era utilizzata nell’uomo dalla medicina cinese già 1000 anni fa”.

Ai corretti dosaggi, il Ginkgo Biloba può essere utilizzato per:
Rallentamento dei processi di invecchiamento (studi nel cane e nell’uomo)
I principi attivi contenuti nel Ginkgo biloba grazie al loro forte potere antiossidante neutralizzano i radicali liberi e sono quindi in grado di rallentare il processo di invecchiamento e di alleviare i disturbi comportamentali ad esso associati. Lo confermano studi relativi all’uomo e anche al cane.

Miglioramento della circolazione cerebale
Studi nel ratto dimostrano che il Ginkgo biloba migliora la circolazione aumentando l’afflusso di sangue al cervello, migliora l’acuità mentale, la concentrazione, la memoria a breve termine e l’abilità cognitiva.

Patologie cardiovascolari (studi nel cane e nell’uomo)
Numerosi lavori sperimentali e clinici (anche nel cane) hanno messo in evidenza gli effetti del Ginkgo biloba sull’apparato cardiovascolare e in particolare sul tono della muscolatura, sul microcircolo capillare e venoso e sulle piastrine circolanti.

Retinopatia diabetica e ipertensiva (studi nel coniglio e nel gatto)
La produzione locale di radicali liberi favorisce lo sviluppo di alcune malattie degenerivative della retina. In un modello sperimentale, la somministrazione di Ginkgo biloba ha significativamente ridotto il numero di distacchi di retina nel coniglio e i danni da ischemia della retina nel gatto.

Effetti positivi nel cane
Effetto dell’estratto di Ginkgo biloba in cani con decadimento cerebrale senile

In uno studio di animali ricevevano per os 40 mg di estratto di Ginkgo biloba (EGB761) ogni 10 kg di peso, per 2 mesi. Il funzionamento cerebrale era monitorato con test appositi. Al termine dello studio gli animali del gruppo che assumevono Ginkgo biloba mostravano un miglioramento statisticamente significativo della performance cerebrale, che interessava il 79% de cani arruolati.

Studi sull’attività dell’estratto di Ginkgo biloba contenuto in un mangime per cani anziani
In uno studio, a 11 cani anziani in buona salute è stato somministrato un mangime secco per cani anziani per 20 giorni e successivamente un mangime contenente Ginkgo biloba per 30 giorni.
Al termine della prova: l’andamento del BAP test (barriera anti ossidante plasmatica) ha evidenziato nel sangue un innalzamento del potenziale antiossidante in modo statisticamente significativo; è stato rivelato anche un lieve aumento del colesterolo “buono” HDL e una diminuzione dei trigliceridi.

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