Giallo: un raggio di luce che illumina la mente

Associato sistematicamente al colore del sole, il giallo è stato visto continuamente come l’immagine della luce, terrena o trascendente. L’accostamento non è casuale e con l’astro del giorno,  il giallo, condivide anche altre caratteristiche e peculiarità. Giallo- sole-oro è la trilogia che dai tempi più antichi è avanzata, sempre, a ritmi paralleli.

Nel sole le popolazioni antiche vedevano la manifestazione della divinità che ogni giorno dava agli esseri umani la possibilità di vivere, riscaldarsi e difendersi da un ambiente che al buio era decisamente ostile o pericoloso.

Molte furono le divinità solari che, nel tempo,  presero nomi differenti a seconda della popolazione che le adorava e dell’ora del giorno che rappresentavano.

In Egitto, ad esempio, il dio che indicava il sole del mattino era Kepra, quello di mezzogiorno era Ra e alla sera c’era Atum. Per i greci il sole dell’aurora era Eos, di giorno diventava Elio, alla sera Espera.
Per raffigurare la magnificenza di queste divinità solari veniva utilizzato l’oro e quando questo non era disponibile veniva sostituito con il pigmento giallo.
La tinta veniva estrapolata da piante come lo zafferano, il cotone, o il cartamo.

Del giallo, quindi, si può dire che è un colore primario e che ha una lunghezza d’onda che oscilla tra i 565 e i 590 nanometri.
Nelle sue variazioni calde ha un carattere gioioso e dinamico, è luminoso, tonificante, stimola la chiarezza del pensiero e favorisce la concentrazione.

Come ogni altro colore, perde le sue note positive quando viene “sporcato” con tonalità nerastre che lo fanno virare completamente nella tinta e nel significato.

L’elemento alchemico che simbolicamente gli si associa è il fuoco, di cui mantiene  volatilità e leggerezza; il segno zodiacale è il leone, simbolo di valore e regalità per antonomasia.

Nella cristalloterapia le gemme che appartengono alle sfumature gialle sono quelle che agiscono sullo stomaco, sul fegato, sul pancreas, sulla milza e sulla cistifellea; in pratica l’apparato digestivo in genere, tenendo presente che un buon funzionamento di quest’ultimo garantisce la lucidità del pensiero ed una buona e serena socialità. Le “figlie della terra” gialle sono perlopiù il topazio citrino, l’ambra, l’occhio di tigre e lo zolfo.
Dal punto di vista psicologico queste pietre lavorano sull’autocoscienza, sul rapporto con la centralità del Se’e la solarità caratteriale.

Anche nell’antica arte cinese del Feng shui, il giallo è associato al calore del sole e largamente utilizzato per le sue note capacità vivificanti.
Ritenuto molto appropriato alla zona giorno della casa, nelle sue nouances più calde è ottimale per la cucina e nelle variazioni più chiare è perfetto per il soggiorno. Mai utilizzarlo, però, per gli ambienti notturni.

Nella medicina tradizionale indiana il giallo è il colore del terzo chakra, il Manipura” tradotto come “la città dei gioielli”e conosciuto anche come “plesso solare”. L’energia liberata da un Manipura in equilibrio è  un’energia di lucidità e chiarezza su quanto si sta realizzando e su cosa si vuole concretizzare: consente di elaborare le esperienze passate facendone tesoro per la messa in opera dei progetti futuri. Il plesso, inoltre, agisce sulla sicurezza personale, la capacità di autoaffermazione ed un sano amore e rispetto per se stessi. La “filosofia” di un terzo chakra funzionante potrebbe essere riassunta nella frase: “mi amo, mi prendo cura di me stesso e rispetto il mio ambiente” e si esprime concretamente in una giusta proattività. Uno squilibrio di questo nodo energetico causa sentimenti di collera, rabbia, bramosia di potere e un continuo bisogno di prevaricazione. Dal punto di vista fisico tale disarmonia manifesta disturbi alimentari, diabete, malattie metaboliche, ulcere e insufficienze epatiche.

Nell’aromaterapia i rimedi per sollecitare un miglior funzionamento del plesso solare sono sempre a disposizione. L’essenza di arancio amaro aiuta a dissipare le paure irrazionali e nascoste; l’olio essenziale di bergamotto favorisce una maggior fiducia in se stessi, rallegra l’umore e consente un sonno sereno.
L’essenza di limone dona la calma a chi è nervoso e stimola la vitalità in chi è apatico; l’olio essenziale di origano aiuta a superare l’insonnia e sostiene la concentrazione; lo zenzero aiuta la digestione, è rilassante ed è uno stimolante sessuale per gli uomini.

Per saperne di più:
Occhio di tigre: indicata per stimolare sia il secondo che il terzo chackra, la pietra era ritenuta capace di potenziare la fertilità, vivificare l’appetito sessuale e le  prestazioni stesse. Favorisce una migliore percezione di se stessi.
Topazio citrino: per i greci era la pietra del sole, i romani la utilizzavano per curare le malattie epidermiche. La pietra è tuttora ritenuta portatrice di serenità, stimola la purezza dell’animo  favorisce i rapporti di amicizia. In epoca medievale si credeva che attraesse la ricchezza.
Pirite: è conosciuta anche come la “pietra di fuoco”perchè sfregandola produce scintille, favorisce la circolazione sanguigna, rafforza la volontà e la stabilità mentale.

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