Fukushima: in mare tassi di iodio radioattivo 3.355 volte sopra il limite

Dopo il ritrovamento di Plutonio rilasciato dalla centrale di Fukushima, oggi un’altra preoccupante notizia accresce l’allarme intorno a quello che è il più grave incidente nucleare da quello di Chernobyl, nel 1986.

Come reso noto dall’Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese, un tasso di iodio radioattivo 3.355 volte superiore al limite legale è stato riscontrato nel mare a 300 metri dalla centrale nucleare di Fukushima. Si tratta del livello più alto di iodio 131 rilevato dall’11 marzo, quando il violento terremoto/tsunami ha devastato le coste orientali del paese del Sol Levante. Domenica scorsa era stato annunciato un tasso di iodio radioattivo 1.850 volte superiore alla norma nell’acqua prelevata ad alcune centinaia di metri da Fukushima.

Il vice direttore generale dell’agenzia, Hidehiko Nishiyama, ha minimizzato i potenziali effetti dell’acqua di mare radioattiva affermando che la popolazione locale è stata evacuata ed è stata bloccata l’attività di pesca nella zona. Nishiyama ha però ammesso di non conoscere le cause dell’aumento del livello di radiazioni: “Dobbiamo capire al più presto cosa ha determinato questo innalzamento”, ha detto.

Gli esperti sostengono che la vastità dell’oceano e una forte corrente potrebbero diluire gli alti livelli di radiazioni, limitando il pericolo di contaminazione del pesce e di altre forme di vita marine. Tuttavia l’inquinamento dell’oceano costituisce una preoccupazione particolarmente seria per un Paese in cui il pesce è centrale nella dieta.

Intanto il portavoce del governo giapponese ha affermato che tutti i sei reattori dell’impianto nucleare Daiichi a Fukushima devono essere smantellati.

Su iniziativa del ministero dell’Industria, il governo giapponese ha poi disposto il controllo urgente di tutti i reattori nucleari del Paese per garantire che non si ripetano simili disastri. In Giappone vi sono 54/55 reattori, tutti situati lungo la costa e disseminati su un arcipelago a fortissimo rischio sismico.

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