Farmaci sempre più cari. Nel 2011 il prezzo dei medicinali senza obbligo di ricetta è aumentato del 4% in tutti i canali di vendita. A rivelarlo è un’inchiesta di Altroconsumo condotta su 145 punti vendita in 10 città: 109 farmacie, 20 parafarmacie e 16 ipermercati di dieci città italiane, tra cui Milano, Roma, Napoli e Firenze.
Dall’indagine le parafarmacie sembrano aver perso gran parte della competitività che avevano in passato mentre i corner salute degli ipermercati rimangono il punto vendita più conveniente, dove i farmaci costano il 17,9% in meno rispetto alle farmacie. Per quanto riguarda le farmacie vi è una differenza notevole tra un punto vendita e l’altro: il risparmio può arrivare sino al 65%.
L’indagine di Altroconsumo rileva dunque che la concorrenza innescata dalle liberalizzazioni si è arenata ed è necessario rivitalizzarla estendendola anche ai farmaci di fascia C con ricetta, il cui prezzo continua ad essere unico, e fissato a monte dalle case farmaceutiche.
Inoltre secondo Altroconsumo sarebbe opportuno dare una sferzata tra i diversi canali di vendita, sempre con la presenza di un farmacista professionista a garanzia della salute dei cittadini. “Il vero rischio, qui, non è l’abuso di farmaci ma un ritorno al monopolio delle farmacie, delineato nella proposta di legge Tomassini-Gasparri. A tutto danno della concorrenza dei prezzi e delle possibilità di far risparmiare il cittadino”.
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