I cosiddetti farmaci ‘intelligenti’, utilizzati per la cura del cancro, mettono in pericolo la salute cardiaca. L’allarme viene del secondo congresso nazionale dell’Associazione italiana di cardioncologia (Aico) che si svolge a Napoli.
“In molti casi si cura un male e se ne produce un altro”, spiega il presidente nazionale dell’Aico Nicola Maurea, direttore della struttura complessa di cardiologia del Pascale.
“Purtroppo – continua Maurea – le evidenze cliniche ci dicono che i farmaci a bersaglio molecolare, nati per colpire le cellule tumorali senza danneggiare le altre, hanno una serie di effetti cardiotossici importanti. Effetti che addirittura possono mettere a rischio la vita del paziente”. È quanto succede ad esempio alle donne colpite da tumore della mammella che guariscono molto spesso dal cancro, ma si possano ammalare di scompenso cardiaco.
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