Farmaci contraffatti: quanto costano all’Italia e all’Europa?

I farmaci contraffatti danneggiano l’economia, oltreché la salute. Secondo quanto emerge da una relazione dell’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO), le mancate vendite del settore farmaceutico italiano dovute al mercato di medicinali di contrabbando causano ogni anno in Italia perdite fino a 1,59 miliardi di euro, pari al 5% delle vendite dell’industria italiana dei farmaci, cui si aggiunge la perdita di 3.945 posti di lavoro diretti.

Ampliando lo sguardo a tutta l’Unione Europea, la relazione mostra che il 4,4% delle vendite legittime di prodotti farmaceutici va perso ogni anno a causa della contraffazione.
Queste mancate vendite si traducono in una perdita diretta di 10,2 miliardi di euro annui nel settore farmaceutico dell’UE e in 37.700 posti di lavoro in meno per via del fatto che i legittimi produttori e distributori di farmaci impiegano meno personale di quanto farebbero se non esistesse la contraffazione. Se si considerano anche gli effetti a catena su altri settori, al bilancio negativo si aggiungono ulteriori 53.200 posti di lavoro persi in altri comparti dell’economia dell’UE.

“La falsificazione spiega António Campinos, direttore esecutivo dell’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO) – riguarda sia i farmaci generici che innovativi e interessa prodotti che vanno dagli antitumorali agli antidolorifici di costo modico. I medicinali contraffatti possono essere tossici e costituire un grave pericolo per la salute, ma la nostra relazione segnala anche pesanti ripercussioni sull’economia e sui posti di lavoro”.

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