Bovini ‘dopati’ per produrre più latte. Un vero e proprio mercato nero di farmaci veterinari è stato scoperto grazie alle perquisizioni negli allevamenti Cremona, Mantova, Bergamo, Verona, Brescia, Parma, Piacenza, Rovigo e Ragusa. 4Mila mucche e ingenti quantità di farmaci sono stati sequestrati in 16 allevamenti.
I medicinali venivano somministrati ai bovini per aumentarne fino al 20% la produzione di latte. In particolare Somatropina bovina è il nome del farmaco sequestrato in dosi massicce, oltre ad altre sostanze provenienti da Paesi extra Ue prive di prescrizioni e di registrazioni, vendute ad allevatori in siringhe e flaconi, pronte per essere somministrate agli animali.
L’indagine, avviata dal Nas di Cremona sei mesi fa, è stata coordinata dal sostituto Ambrogio Cassiani della procura della Repubblica di Brescia, che ha emesso decreti anche nei confronti di sette indagati ritenuti responsabili di associazione a delinquere finalizzata al commercio e somministrazione di medicinali veterinari di provenienza illecita.
I militari hanno eseguito inoltre un fermo di indiziato di delitto nei confronti di un medico veterinario, libero professionista, che insieme agli altri indagati – professionisti del settore zootecnico – è stato trovato in possesso di una quantità ingente di farmaci veterinari privi di registrazione e autorizzazione all’immissione in commercio.
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