Fame, obesità e diete improprie: la malnutrizione affligge i bambini

Nel mondo almeno un bambino su tre nella fascia di età tra 0 e 5 anni è denutrito o in sovrappeso. È quanto emerge dal nuovo rapporto UNICEF della serie annuale ‘La condizione dell’infanzia nel mondo’, intitolato quest’anno “Bambini, cibo e nutrizione. Crescere sani in un mondo in trasformazione”. Il rapporto rappresenta la ricerca maggiormente esaustiva del 21° secolo sulla malnutrizione infantile in tutte le sue forme e fotografa un triplice scenario di malnutrizione: denutrizione, fame nascosta dovuta alla mancanza di nutrienti di base e sovrappeso tra i bambini sotto i 5 anni.

Dal rapporto emerge che a livello globale 149 milioni di bambini soffrono di ritardi nella crescita (stunting), risultando troppo bassi per la loro età, mentre 50 milioni sono deperiti (wasting), ovvero troppo magri in proporzione alla propria altezza. Viceversa, altri 40 milioni di bambini sotto i 5 anni sono in sovrappeso o obesi.

Ben due terzi dei bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 2 anni non ricevono tutti gli alimenti necessari per la rapida crescita dei loro corpi e dei loro cervelli e ciò li espone ai rischi di un limitato sviluppo celebrale, scarso apprendimento scolastico, insufficienti difese immunitarie, maggiore vulnerabilità alle infezioni e, in alcuni casi, a un esito letale.

“Nonostante tutti i progressi tecnologici, culturali e sociali degli ultimi decenni, abbiamo perso di vista questo fatto fondamentale: se i bambini non mangiano adeguatamente, non vivono in condizioni adeguate”, ha commentato Henrietta Fore, Direttore esecutivo dell’UNICEF. “Milioni di bambini sopravvivono con una dieta poco salubre perché non hanno una scelta migliore. Il modo che conosciamo e con cui rispondiamo alla malnutrizione deve cambiare: non si tratta più solo di dare abbastanza cibo ai bambini, ma prima di tutto di dare loro quello giusto. Questa è la sfida comune che abbiamo di fronte, oggi”.

Come emerge dal rapporto complessivamente nel mondo:

– 340 milioni di bambini – circa metà della popolazione infantile globale tra 0 e 5 anni – soffrono di carenza di vitamine e nutrienti essenziali come vitamina A e ferro (“fame nascosta”)

– soltanto il 42% dei bambini viene nutrito in modo esclusivo con l’allattamento fino al sesto mese dopo la nascita, come prescritto da UNICEF e OMS.

– dal 2000 al 2016, la percentuale globale di bambini sovrappeso fra i 5 e i 19 anni è raddoppiata, passando dal 10 al 20%.

– in Italia la percentuale di bambini sovrappeso fra i 5 e i 19 anni è ormai del 36,8%, con un +39,1% rispetto al 1990.

– Circa il 45% dei bambini sotto i 2 anni non mangia regolarmente frutta o verdure, e ben il 60% non ha una dieta che includa uova, latticini, pesce o carne

– Il 42% degli adolescenti che vanno a scuola in paesi a basso e medio reddito consumano bibite zuccherate e gassate almeno una volta al giorno, e il 46% mangia cibo da fast food almeno una volta a settimana. Questi tassi salgono al 62% e al 49%, rispettivamente, per gli adolescenti nei paesi ad alto reddito.

Malnutrizione non significa solo non avere da mangiare a sufficienza, ma anche mangiare in modo errato o malsano”, spiega il Presidente dell’UNICEF Italia Francesco Samengo. “Attraverso questo rapporto, si vuole mettere in luce anche il problema dell’obesità infantile che sta assumendo le caratteristiche di una vera e propria epidemia. In Europa orientale e in Asia centrale, circa 1 bambino su 7 sotto i 5 anni è in sovrappeso. Appare preoccupante la situazione nel nostro paese: in Italia, la percentuale di bambini sovrappeso fra i 5 e i 19 anni è del 36,8%, con un aumento del 39,1% rispetto al 1990”.

Il rapporto inoltre indica che i cambiamenti climatici causano forti crisi alimentari. La siccità, per esempio, è responsabile dell’80% dei danni e delle perdite in agricoltura, con degli effetti drammatici su quale tipo di cibo è disponibile ai bambini e alle famiglie, e anche sulla qualità e il prezzo di quel cibo.

Per invertire la rotta e rispondere alla crescente crisi della malnutrizione in tutte le sue forme, l’UNICEF lancia un appello urgente ai governi, al settore privato, ai donatori, ai genitori, alle famiglie e alle imprese per aiutare i bambini a crescere in salute:

– Permettendo alle famiglie, ai bambini e ai giovani di chiedere cibo nutriente, anche migliorando l’educazione alimentare e utilizzando leggi collaudate – come le tasse sullo zucchero – per ridurre la domanda di cibo non sano;

– Spingendo i fornitori di prodotti alimentari a fare la cosa giusta per i bambini, promuovendo la fornitura di cibo sano, conveniente e a prezzo accessibile;

– Costruendo ambienti con cibo sano per i bambini e gli adolescenti, usando approcci comprovati, come etichette accurate e facili da comprendere e controlli maggiori sul marketing di cibi non sani;

– Mobilitando i sistemi di supporto – salute, acqua e servizi igienico-sanitari, istruzione e protezione sociale – per aumentare i risultati sulla nutrizione per tutti i bambini;

– Raccogliendo, analizzando e utilizzando dati e prove di buona qualità per guidare l’azione e tracciare i progressi.

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