Come evitare le intossicazioni alimentari in vacanza

Un’intossicazione alimentare può rovinare la vacanza creando molti problemi, specialmente se ci si trova all’estero. Spesso fonte principale di intossicazioni è l’ingestione di acqua e di cibi contaminati e di certo il caldo estremo non aiuta nella conservazione degli alimenti. Si pensi che in alcune località turistiche della Spagna sembra ci sia stata un’impennata di denunce di gastroenteriti del 700% da parte dei turisti inglesi.

A fornire alcune indicazioni per prevenire le intossicazioni alimentari è il Movimento Difesa del Cittadino.

– Evitare di consumare carne, pesce e uova poco cotti e verdure crude non sbucciate da voi stessi.
– Bere solo acqua e bevande in bottiglie sigillate. A rischio anche ghiaccio, tè e caffè
– Controllare pulizia e condizioni igieniche di bar e ristoranti
– Controllare lo stato di di conservazione del cibo a partire dai frigoriferi ai buffet.  I cibi freschi o ad alta deperibilità devono essere esposti in banchi frigo con temperature basse: molti batteri si sviluppano infatti a temperatura medio alte, come il temuto Stafilococco aureus che trova le sue condizioni favorevoli tra i 10 e i 40°C.  I cibi caldi devono essere esposti separatamente e a temperature adeguate. In generale i banchi espositori non devono essere troppo pieni di pietanze e cibo.

L’associazione ricorda che i cibi cucinati e confezionati sono generalmente sicuri.

In caso di intossicazione l’associazione ricorda che è essenziale segnalarla e raccoglierne le prove, come ad esempio referti di visite mediche e foto. Rientrati in a casa, bisognerà inviare una raccomandata  di reclamo al tour operator e all’eventuale agenzia in cui si è prenotato chiedendo il risarcimento dei danni e, in caso di esito negativo alla richiesta, valutare un’azione legale.

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