Con l’arrivo dell’estate e del caldo aumenta il rischio di intossicazioni alimentari. Le tossinfezioni sono sindromi causate dall’ingestione di cibi contaminati da sostanze tossiche o microrganismi patogeni, in quantità sufficienti da provocare un’infezione. Si manifestano con i seguenti sintomi: nausea, vomito, diarrea, febbre, reazioni cutanee, calo di peso, disidratazione. Sono causate da batteri, virus e parassiti. L’intossicazione alimentare più comune è la salmonellosi, causata dal batterio dellas almonella. Tale germe è invisibile ad occhio nudo e insieme a piccolissime particelle di feci può essere presente sul guscio delle uova, frutta e verdura, nella carne cruda e nei cibi preparati o cotti in modo malsano. Si registrano però anche casi di botulismo,intossicazioni da stafilococco aureus e intossicazioni da bacillus cereus.
L’avvertimento giunge dagli esperti dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano, che ha stilato un utile decalogo per un’alimentazione estiva sicura.
1. Carne: evitare di acquistare carne fuori dagli esercizi autorizzati alla vendita e le cotture incomplete (ad esempio cottura al barbeque).
2. Pesce: consumare pesce ben cotto e acquistato presso esercizi commerciali sicuri. In caso dipesce crudo, tutti i ristoranti che lo servono, per legge, devono averlo preventivamente passato in un abbattitore di temperatura per 24 ore a -20°C. Anche se lo comprate, il pescivendolo dovrà abbatterlo prima di venderlo per neutralizzare batteri molto pericolosi come l’anaskis.
3. Frutta e verdura: lavare adeguatamente frutta e verdura aggiungendo all’acqua del bicarbonato o altri disinfettanti alimentari.
4. Acqua: verificare sempre che sia potabile.
5. Uova: consumare uova ben cotte e acquistate presso esercizi commerciali autorizzati. Lavarle bene prima di romperle sulle preparazioni.
6. Dolci e gelati: assicurarsi chenon siano scaduti e che siano stati conservati perfettamente. Non teneteli fuori dal frigo se non per consumarli, ed in ogni caso non conservate per più di 1-2 giorni i dolci a base di creme e uova e ad una temperatura di 5°C o inferiore.
7. Evitare di conservare gli alimenti a temperatura ambiente; quando si trasportano gli alimenti fuori casa, anche se utilizzare borse refrigeranti, vanno consumati dopo poco tempo.
8. Lavare sempre le mani prima e dopo aver toccato alimenti crudi; usare dei guanti se avete ferite o lesioni sulle mani; tenere lontani gli animali domestici dal luogo dove conservate i cibi, poiché trasportano microrganismi dannosi; tenere sempre puliti e in ordine gli utensili e le superfici usate per cucinare (soprattutto nella preparazione di cibi diversi); evitare il contatto del cibo con mosche o altri insetti; anche in frigo conservare in cibo in contenitori chiusi ermeticamente e separati per genere alimentare.
9. Preferire il consumo di alimenti cotti, soprattutto per quanto riguarda carni, pesci, frutti di mare e uova.
10. Prestare attenzione ai luoghi d’acquisto: rivolgersi sempre a rivenditori autorizzati e di provata fiducia.
Particolare attenzione deve essere fatta in gravidanza, a causa del rischio di toxoplasmosi, un’infezione causata dal parassita toxoplasma gondii, che può provocare l’aborto spontaneo o compromettere il feto, con danni al sistema nervoso centrale e lesioni oculari o nel peggiore dei casi la morte in utero. Per evitare la toxoplasmosi è importante seguire alcuni accorgimenti, simili a quelli precedentemente suggeriti dagli esperti dell’Osservatorio Grana Padano, fatta eccezione per i salumi non cotti (come prosciutto crudo, salame, bresaola, speck etc.) che devono essere sempre evitati, e il pesce crudo, non tanto per il rischio di toxo quanto per la salmonella.
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