Milano: ergastolo per l’ex primario della ‘clinica degli orrori’

L’ex primario di chirurgia toracica della clinica Santa Rita di Milano, Pier Paolo Brega Massone, è stato condannato all’ergastolo nel processo con al centro le accuse di omicidio volontario per la morte di 4 pazienti e di lesioni per una quarantina di altri casi. L’ex primario della clinica Santa Rita è stato condannato anche all’isolamento diurno di tre anni, il massimo consentito.

È il primo caso in cui un medico viene condannato per omicidio volontario in inchieste sanitarie. L’ex primario di quella che fu ribattezzata ‘La clinica degli orrori’ è stato riconosciuto responsabile per tutti e quattro gli omicidi volontari che venivano contestati dai pm di Milano Tiziana Siciliano e Grazia Pradella. Brega Massone era imputato anche per una quarantina di episodi di lesioni aggravate nei confronti di altrettanti pazienti, per truffa e falso.

L’ex primario, secondo l’accusa, per ”monetizzare” i rimborsi dal sistema sanitario nazionale avrebbe eseguito interventi inutili nei confronti di 4 pazienti di età compresa fra i 65 e gli 89 anni, fino ad ucciderli.

Stando a quanto ricostruito dell’accusa, Brega Massone non ha esitato a eseguire per soldi interventi inutili e con tanto di mutilazione, senza fermarsi nemmeno di fronte a malati terminali, dimostrando di non possedere “il senso dell’umana pietà“.

L’ex primario, presente in aula al momento della lettura della sentenza, è stato immediatamente arrestato su richiesta dei pm Tiziana Siciliano e Grazia Pradella per “concreto pericolo di fuga”. Brega Massone, in particolare, avrebbe avuto ”disponibilità economiche” e una ”rete di contatti” per fuggire, forse all’estero.

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