I casi di avvelenamento da bevande energetiche tra i bambini al di sotto dei sei anni sono in aumento. A lanciare l’allarme è la American Heart Association che ha presentato uno studio dal quale emerge che dal 2010 i casi di intossicazione da energy drink sui bambini al di sotto dei 6 anni sono aumentati a dismisura.
Le telefonate al centro antiveleni in tre anni sono state più di 5000: in quattro casi su dieci la vittima era un bambino. La causa è legata al contenuto di caffeina all’interno di queste bibite: una lattina di un energy drink può contenerne anche 150 milligrammi di caffeina, contro i 40-100 di un espresso.
Gli effetti collaterali correlati all’assunzione di queste bibite per i più piccoli sono convulsioni, agitazione, alterazione del battito cardiaco e problemi digestivi.
Il dato sulle intossicazioni, inoltre, è certamente maggiore, in quanto lo studio non ha considerato i casi giunti direttamente in un ospedale o in un pronto soccorso, né quelli sottoposti a medici sul territorio, né tanto meno quelli (probabilmente numerosi) di bambini che in seguito ai malesseri non hanno ricevuto nessuna assistenza medica.
«Gli avvelenamenti riportati dai 55 centri monitorati sono solo la punta dell’iceberg», spiega Steven Lipschultz, pediatra dell’Ospedale infantile del Michigan, a Detroit.
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