Endometriosi e pesticidi, quale legame?

I pesticidi possono aumentare il rischio di sviluppare l’endometriosi. Ad essere sotto accusa sono in particolare due pesticidi: mirex e beta-esaclorocicloesano (beta HCH), come emerso da uno studio condotto dai ricercatori del Fred Hutchinson Cancer Research Center. I risultati della ricerca “Organochlorine Pesticides and Risk of Endometriosis: Findings from a Population-Based Case–Control Study” sono stati pubblicati online tra le pagine della rivista Environmental Health Perspectives del National Institute of Environmental Health Sciences.

La ricerca ha coinvolto un gruppo di 248 donne con endometriosi confermata e altre 538 donne sane che hanno formato il gruppo di controllo. Gli esperti hanno misurato i livelli dei due pesticidi nel sangue delle volontarie. I ricercatori hanno evidenziato che le donne con i più alti livelli di esposizione al pesticida mirex presentano un incremento del 50% del rischio di contrarre l’endometriosi, mentre coloro che risultavano più esposte al pesticida beta HCH correvano un rischio dal 30 al 70% di incorrere nella malattia.

“Le sostanze chimiche che permangono nell’ambiente, anche quelle utilizzate nel passato, possono intaccare la salute delle donne di oggi, che si trovano nell’età riproduttiva”, ha dichiarato Kristen Upson, tra gli autori dello studio.

“Per molte donne i sintomi dell’endometriosi, che possono essere cronici e debilitanti, colpiscono negativamente la salute e la qualità della vita, le relazioni personali e la produttività sul lavoro – ha spiega la dott.ssa Kristen Upson – Dal momento che l’endometriosi è una malattia estrogeno correlata, eravamo interessati a indagare il ruolo delle sostanze chimiche ambientali che hanno proprietà estrogeniche, come i pesticidi organoclorurati, sul rischio della malattia”.

“Questa ricerca è importante – aggiunge la prof.ssa Victoria Holt, professore di epidemiologia presso la University of Washington School of Public Health e autrice principale dello studio – poiché l’endometriosi è una condizione grave che può influenzare negativamente la qualità della vita di una donna, ma non abbiamo ancora una chiara comprensione del perché l’endometriosi si sviluppa in alcune donne, ma non in altre”.

“Il messaggio che viene dal nostro studio – aggiunge Upson – è che le sostanze chimiche ambientali persistenti, anche quelle utilizzate in passato, possono influenzare la salute della attuale generazione di donne in età riproduttiva, con riguardo a una malattia ormone-correlata”.

“Alla luce di questi interventi, è plausibile ritenere che i pesticidi organoclorurati potrebbero aumentare il rischio di una malattia estrogeno-correlata come l’endometriosi. Speriamo che i nostri risultati possano aiutare a informare le attuali politiche globali per ridurre o eliminare il loro uso”, ha concluso la dott.ssa Upson.

L’endometriosi è una grave patologia che arriva a colpire fino al 10% delle donne in età riproduttiva. I sintomi più noti della malattia sono gonfiore addominale e forti dolori mestruali, ma l’endometriosi può provocare anche gravi problemi di infertilità.

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