Né minerale, né dal rubinetto: il 5% degli italiani, circa 2 milioni di persone di età compresa tra i 18 e i 64 anni, non beve acqua e per dissetarsi sceglie altre bevande, rischiando così obesità e diabete.
Considerata l’importanza dell’acqua per il benessere del nostro organismo, appare allarmante il dato che emerge da un’indagine su un campione di 800 persone rappresentativo della popolazione italiana, realizzata a gennaio 2011 da GfK Eurisko per incarico del Gruppo Sanpellegrino. I risultati della ricerca sono stati illustati ieri a Milano in occasione della presentazione del Consensus paper sull’Idratazione per il benessere dell’organismo.
Secondo i dati Eurisko, il 34% degli italiani beve esclusivamente acqua minerale, il 13% della popolazione predilige l’acqua potabile, mentre il 48% le beve entrambe, in base alle occasioni. Le principali motivazioni di scelta dell’acqua minerale sono il potere dissetante (40%), il gusto (36%), e la sicurezza (27%). Ventiquattro persone su 100 ne riconoscono, infine, i benefici per la digestione e 23 su 100 la leggerezza. Tra coloro che consumano acqua potabile, spicca quale principale motivazione la facile reperibilità, in particolare per il consumo in casa, l’economicità e il buon sapore.
Come ha sottolineato il direttore della Scuola di specializzazione in idrologia medica all’università degli Studi di Milano Umberto Solimene, l’acqua “utilizzata come bevanda oltre a svolgere una funzione dissetante senza alcun introito calorico, favorisce i processi digestivi, è fonte di sali minerali e svolge un ruolo importante come diluente delle sostanze ingerite, inclusi i medicinali”.
“Coloro che non bevono alcun tipo di acqua – spiega Solimene – sopperiscono a questa cattiva abitudine alimentare assumendo bevande caloriche che, a medio e lungo termine, possono avere conseguenze negative sulla salute quali diabete ed obesità”.
“In generale – ha concluso l’esperto – è importante mantenere un buon bilancio idrico, che significa compensare adeguatamente la perdita di acqua con il giusto introito dall’esterno, tenendo conto che la quantità introdotta con gli alimenti non è sufficiente e che quindi è necessario berla”.
Quanta acqua, però, bisogna bere giornalmente? “È bene ricordare che l’assunzione giornaliera varia notevolmente per i singoli e tra gruppi”, ha precisato Solimene.
“Per gli sportivi, ad esempio, la quantità di acqua necessaria va definita in base al tipo di attività svolta, alla durata e alle condizioni climatiche: si va da 1 litro e mezzo a 3 litri al giorno. Per un individuo sedentario il quantitativo necessario va da circa 1,2 litri fino a 2,5 litri. Chi svolge attività fisica e vive in un ambiente caldo, invece, deve quotidianamente bere circa 6 litri di liquidi, quantità che cresce se svolge un’attività intensa”. L’acqua, inoltre, è particolarmente importante per le donne in gravidanza e i bambini, nei quali il giusto apporto di liquidi incide sullo sviluppo dell’organismo.
Dagli esperti, ecco alcuni consigli utili per beneficiare al massimo delle proprietà dell’acqua:
1. L’organismo necessita giornalmente di circa 2 litri e mezzo di acqua in condizioni di riposo;
2. Il momento migliore per bere è la mattina presto, prima della colazione. È scientificamente accertato che bere uno o due bicchieri d’acqua al risveglio svolge un buon effetto lassativo;
3. L’acqua a piccole dosi stimola la secrezione gastrica e berne fino a mezzo litro durante il pasto non interferisce con i tempi di digestione. L’importante, però, è che si mastichi il cibo a lungo e senza fretta prima di ingerirlo;
4. Bere acqua tra un pasto e l’altro agevola alcune importanti funzioni dell’organismo come lo smaltimento del sodio ingerito con i cibi e la funzionalità intestinale e renale.
5. Evitare l’acqua gelata, perché puo’ facilmente provocare una congestione, soprattutto se si è accaldati. Inoltre, a fronte di una sensazione immediata di appagamento, l’acqua molto fredda aumenta la sudorazione e quindi stimola nuovamente il bisogno di bere;
6. D’estate, per mantenere una buona idratazione è opportuno bere frequentemente prestando attenzione al segnale della sete;
7. Ogni perdita di liquido deve essere adeguatamente compensata, con maggiore accortezza quanto più è prolungato lo sforzo e più è elevata la temperatura atmosferica;
8. E’ consigliabile bere prima che compaia la sensazione di sete. Occorre quindi bere con regolarità durante gli sforzi fisici (gare ed allenamento): non si deve assolutamente impedire l’assunzione di bevande agli atleti durante l’attività fisica;
9. Fare delle pause durante le quali bere acqua è un ottimo modo per consentire un recupero delle performance cerebrali e fisiche, e quindi migliorare la propria produttività lavorativa.
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