Aumentano in Europa le morti legate al consumo di cocaina; in particolare in Spagna, dove si registra un incremento molto marcato, e nel Regno Unito, dove i decessi sono raddoppiati. Questo uno dei dati più preoccupanti emersi dalla Relazione annuale 2010 dell’Agenzia europea delle droghe (Oedt) presentata oggi a Roma.
14 milioni sono i cittadini europei (tra i 15 ed i 64 anni) che hanno provato la cocaina nella loro vita; di questi 4 milioni l’hanno consumata nell’ultimo anno. La droga più diffusa resta la cannabis con 75,5 milioni di europei che l’hanno provata almeno una volta nel corso della loro vita. Di questi circa 23 milioni ne hanno fatto uso nell’ultimo anno e circa 4 milioni la consumano quotidianamente o quasi.
L’Italia spicca tra i Paesi in cui il consumo di cocaina è maggiore, insieme a Regno Unito, Irlanda, Danimarca e Spagna.
Al di là delle cifre, è preoccupante anche il fatto che i cittadini europei tendano a sottovalutare le conseguenze del consumo di “polvere bianca”. Come spiega il direttore dell’Oedt Wolfgang Gotz, “troppi europei considerano ancora il consumo di cocaina come un accessorio relativamente innocuo di uno stile di vita di successo. Tuttavia stiamo osservando progressivamente che, con l’aumento di consumo di cocaina, cresce il suo impatto sulla salute pubblica. Dobbiamo comunicare non solo che il consumo di questa sostanza può aumentare pesantemente e con rapidità, ma anche che può causare decessi, persino quando l’assunzione è occasionale e le dosi basse”.
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