Problemi alimentari, difficoltà a dormire dolori. I bambini vittime di violenza e abusi hanno più del doppio di probabilità di sviluppare una serie di disturbi psicosomatici. Alcuni di questi sintomi sono stati riscontrati anche nei bambini che sono stati testimoni di violenza tra i genitori.
È quanto emerge da uno studio condotto dai ricercatori svedese della Karlstad University (KU) pubblicato su Acta Paediatrica.
Lo studio del professor Staffan Janson dalla Division of Public Health Sciences e colleghi della KU ha riguardato oltre 2.500 bambini di entrambi i sessi e di età compresa tra i 10 e i 15 anni.
I ricercatori hanno stimato che il 42 percento dei bambini osservati avevano avuto almeno una malattia cronica; il 10 percento due condizioni croniche; il 4 percento tre o più malattie croniche.
Del totale dei bambini si è scoperto che il 16 percento, ovvero un bambino su 6 aveva subito abusi fisici o aveva assistito a scende di violenza in casa. Di questi, il 9 percento ha subito unicamente gli abusi fisici, mentre il 4 percento ha assistito unicamente a IPV e, infine, il 3 percento è stato oggetto di entrambi.
Gli scienziati svedesi hanno riscontrato che due terzi dei bambini, ossia il 66 percento, presentavano almeno un sintomo psicosomatico. Il 35 percento dei bambini presentava tre o più sintomi psicosomatici.
Tra i i sintomi più comuni individuati: la cefalea nel 38 percento dei casi, l’insonnia nel 36 percento e infine il mal di stomaco nel 31 percento dei bambini.
Ben l’86 percento dei bambini vittime di abusi fisici e testimoni di violenza tra i genitori hanno sviluppato almeno un sintomo psicosomatico, rispetto a solo il 17 percento dei bambini che non avevano subìto abusi. Dei primi, inoltre, il 41 percento ha sviluppato 3 o più sintomi psicosomatici.
“Il nostro studio – ha commentato Janson – dimostra una chiara associazione tra alti livelli di sintomi psicosomatici e un aumento del rischio di abuso fisico”.
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