Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il numero di persone con diabete è passato da 108 milioni nel 1980 a 422 milioni nel 2014. E il numero è destinato ad aumentare sino a 642 milioni nel 2040, secondo le attuali stime dell’International Diabetes Federation.
“Il numero di persone che muoiono ogni anno a causa o anche a causa del diabete è di poco inferiore al numero di persone che muoiono a causa del cancro (circa 130 mila rispetto a 160 mila)” – afferma Enzo Bonora, presidente della Fondazione Diabete Ricerca onlus – Di questo non c’è sufficiente percezione e la conseguenza è un’insufficiente determinazione nella lotta alla malattia”.
Nel mondo otto donne su cento soffrono di diabete, malattia in costante espansione soprattutto nei paesi a basso e medio reddito. Proprio alle donne è stata dedicata quest’anno la Giornata Mondiale del Diabete, che ci è celebrata ieri in tutto il mondo.
“Hanno un maggior rischio cardiovascolare associato al diabete, un rischio di coronaropatia aumentato del 44% rispetto agli uomini e un maggior rischio di ictus”, ha spiegato Giorgio Sesti, presidente della SID. Ciò potrebbe dipendere da differenze ormonali, che condizionano una diversa distribuzione del grasso corporeo e dunque da una diversa distribuzione dei fattori di rischio. Le donne con diabete, inoltre, muoiono di più sia per le complicanze micro che per quelle macrovascolari; sono più a rischio di perdere la vista per retinopatia diabetica rispetto ai maschi e hanno un rischio raddoppiato di depressione.
Inoltre, continua Sesti, “le donne con diabete tipo 2, anche a parità di cura erogata, non raggiungono i target dei fattori di rischio consigliati dalle società scientifiche al pari degli uomini, anche se le ragioni di questa disparità sono ancora oggetto di indagine”.
A causa del generale aumento di sovrappeso e di obesità, l’incidenza del diabete gestazionale è in crescita in tutto il mondo e anche in Italia dove, con gli attuali criteri diagnostici, si stima che esso si sviluppi nel 10-12% delle gravidanze. Le donne devono prestare attenzione all’alimentazione e allo stile di vita perché i dati indicano che maggiore è il glucosio basale, maggiore è il rischio di complicanze in gravidanza.
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