Le malattie cardiovascolari, responsabili del 44% di tutti i decessi, possono e devono essere prevenute già dall’infanzia perché è lì che hanno origine soprattutto a causa di stili di vita scorretti e fattori di rischio come l’obesità, il fumo passivo, la sedentarietà, disturbi del sonno e una dieta squilibrata.
Lo sottolinea, in occasione del 75° Congresso Italiano di Pediatria, il primo “Manuale sul rischio cardiovascolare in età pediatrica e adolescenziale” realizzato dalla Società Italiana di Pediatria (Sip), con il contributo della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica, nel quale viene messa in luce l’importanza della prevenzione precoce, attraverso alcune semplici regole per salvaguardare la salute del cuore fin da piccoli.
Gli esperti sottolineano che bisogna incoraggiare i bambini a seguire uno stile di vita sano, caratterizzato da una dieta equilibrata, attività fisica regolare e una quantità di ore di sonno adeguata.
Tra gli accorgimenti da seguire viene consigliato ai genitori di:
– misurare la pressione arteriosa sin dai 3 anni di età
– ridurre l’apporto di sale nella dieta dei bambini
– limitare il consumo di fruttosio contenuto in particolare nelle bevande zuccherate, come tè e succhi di frutta
– incentivare l’abitudine a una prima colazione che rappresenti almeno il 20-25% delle calorie giornaliere e favorire l’utilizzo degli alimenti integrali e delle farine poco raffinate, che sono ricchi di fibre e che producono una minor elevazione della glicemia
– assicurarsi che i bambini pratichino una regolare attività fisica (di almeno 60 minuti al giorno di tipo vigoroso o forte da 5 a 17 anni), fare spostamenti a piedi e ridurre le attività sedentarie nel tempo libero
– favorire un tempo di sonno adeguato all’età di ogni bambino.
“I processi di alterazione vascolare, che sono la premessa delle patologie cardiovascolari, iniziano nei primi 10 anni di vita – spiega avverte Gianni Bona, esperto Sip già ordinario di Pediatria, Università del Piemonte Orientale – In qualche modo il decadimento delle arterie comincia dal primo giorno di vita e interessa tutti: quello che cambia è la velocità con cui questi processi avvengono nelle diverse persone”.
Il principale fattore di rischio cardiovascolare presente in età pediatrica è senz’altro l’obesità: solo in Italia circa il 21% dei bambini tra i 6e i 10 anni è in sovrappeso e il 9% è obeso. Inoltre l’eccesso di peso ha reso sempre più frequenti alcune alterazioni ritenute finora rare in età pediatrica, come l’ipertensione arteriosa che oggi riguarda ben il 24% dei bambini obesi.
Ecco perché “è fondamentale che la prevenzione delle malattie cardiovascolari cominci nell’infanzia attraverso stili di vita e di alimentazione corretti fin dalla più tenera età”, spiega Claudio Maffeis, esperto Sip per la nutrizione e professore di Pediatria dell’Università di Verona. “Il tipo e la modalità di allattamento e di svezzamento e le abitudini trasmesse dai familiari nell’età prescolare giocano un ruolo di rilievo sulla salute nel lungo termine”.
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