Crisi del quarto di vita: cresce la depressione giovanile

Ansia, senso di soffocamento (per un lavoro o un matrimonio che non soddisfa) e, in alcuni casi, depressione. Queste le manifestazioni più comuni di quel mal di vivere che fino a ieri veniva definito “crisi di mezza età” e che oggi riguarda sempre più spesso i giovani tra i 20 ed i 30 anni. Ad indagare il fenomeno, già ribattezzato “crisi del quarto di vita”, sono gli esperti della Greenwich University.

Come ha spiegato il dottor Oliver Robinson all’annuale conferenza della British Psychological Society, “adesso si è molto più liberi di fare dei cambiamenti all’inizio dell’età adulta rispetto a quanto succedeva in passato perché c’è una maggior fluidità nel mondo del lavoro, nel matrimonio o nelle alternative allo stesso. E questa fluidità fa sì che i grandi cambiamenti della vita siano più accettabili”.

“Nel passato – sottolinea Robinson – se cambiamento doveva esserci, questo avveniva nel periodo della mezza età. Oggi, invece, si va in crisi molto prima e le cause sono da individuare nella ricerca frenetica di un lavoro, nella necessità di fare soldi e avere successo in fretta e nell’ansia di voler soddisfare le aspettative dei genitori”.

La buona notizia è che coloro che hanno sofferto della “crisi del quarto di vita” non soffriranno poi le ansie e le inquietudini tipiche della mezza età, in quanto le loro scelte di vita “post crisi” sono decisamente più sane di quelle fatte in precedenza.

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