Quattro primari, un dirigente e un imprenditore titolare di una ditta specializzata in apparecchiature mediche sono stati arrestati nell’ambito di un’inchiesta sulla sanità lombarda. Le accuse sono di corruzione: i primari si sarebbero accordati con alcune ditte per ordinare forniture in cambio di tangenti e regali.
La vicenda è emersa nell’ambito dell’inchiesta su Norberto Confalonieri, ex primario del Pini Cto, arrestato lo scorso anno e rinviato a giudizio il 19 marzo 2018 con l’accusa di avere favorito due multinazionali nella fornitura di protesi in cambio di soldi e altre utilità e di avere effettuato interventi inutili per assecondare gli interessi delle due aziende.
Il nuovo filone dell’inchiesta, stando a quanto si apprende, riguarda le assegnazioni di forniture di protesi ortopediche e apparecchiature mediche al Galeazzi e al Gaetano Pini, due tra i principali ospedali milanesi.
Gli arrestati per corruzione sono Giorgio Calori, direttore della chirurgia ortopedica riparativa del Pini, Tommaso Brenicci, imprenditore di commercio all’ingrosso di articoli medicali, Carmine Chccinello, direttore ortopedia traumatologica del Pini, Carlo Romano, responsabile chirurgia ricostruttiva del Galeazzi, Lorenzo Drago, responsabile del laboratorio analisi del Galeazzi e Paola Navone, direttore sanitario del Pini.
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