L’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) ha diffuso una nuova avvertenza relativa al comportamento suicidario e alla depressione come possibile effetto collaterale dei contraccettivi ormonali sostenendo che le pazienti devono essere informate e contattare il proprio medico se notano cambiamenti dʼumore.
“L’umore depresso e la depressione sono effetti indesiderati noti associati all’uso dei contraccettivi ormonali – scrive l’Aifa – La depressione può essere grave ed è un noto fattore di rischio per l’insorgenza di comportamento suicidario e suicidio.
A conclusione della valutazione del segnale di sicurezza condotta a livello europeo, relativo al rischio di comportamento suicidario e suicidio, associati a depressione, in pazienti che utilizzano contraccettivi ormonali, è stato deciso l’aggiornamento delle informazioni sul prodotto dei contraccettivi ormonali con una nuova avvertenza.
Le pazienti devono essere informate sulla necessità di contattare il proprio medico in caso di cambiamenti d’umore e sintomi depressivi, anche se questi si verificano poco dopo l’inizio del trattamento”.
I contraccettivi ormonali sono autorizzati in Italia nelle forme farmaceutiche compresse, cerotto transdermico, dispositivo vaginale, dispositivo intrauterino, impianto per uso sottocutaneo ed anello vaginale.
Depressione e cambiamenti d’umore non sono le uniche possibili conseguenze legate ai contraccettivi ormonali.
Nel 2012 la Bayer ha pagato 142 milioni di dollari di risarcimento alle utilizzatrici americane delle pillole anticoncezionali Yasmin e Yaz in quanto sarebbero responsabili di emboli nelle donne. .
Inoltre secondo quanto emerso da uno studio epidemiologico condotto dalla Nottingham University e pubblicato sul British Medical Journal contraccettivi orali cosiddetti di terza generazione (ovvero quelli contenenti desogestrel, gestodene, drospirenone e ciproterone) comportano un rischio maggiore di tromboembolismo venoso, malattia che comprende sia gli episodi di trombosi a carico delle vene profonde, in particolare degli arti inferiori, che i casi di embolia polmonare, una condizione che presenta a tutt’oggi una significativa mortalità.
Secondo un altro studio, poi, i contraccettivi ormonali aumenterebbero il rischio di ictus nelle giovani donne che soffrono di emicrania. Infine da una ricerca presentata da un gruppo di studiosi della University of California di San Francisco l’uso prolungato di contraccettivi orali aumenta di quasi il doppio il rischio di ammalarsi di glaucoma.
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