Per effetto della crisi cambiano i consumi alimentari degli italiani, ma il quadro, che emerge da un’analisi della Coldiretti, non è del tutto negativo.
Tra le conseguenze della riduzione del potere di acquisto degli italiani vi è infatti un calo dei consumi di merendine e dei cibi pronti, e, viceversa, un aumento delle vendite di materie prime per la preparazione dei cibi come miele e farina.
In generale nel 2013 si è registrato un crollo storico della spesa rispetto all’anno precedente. Le famiglie italiane hanno tagliato dal pesce fresco (-20%) alla pasta (-9%), dal latte (-8%) all’olio di oliva extravergine (- 6%) dall’ortofrutta (- 3%) alla carne (-2%). Aumentano, invece, solo le uova (+2%).
Dall’analisi della Coldiretti emerge poi l’affermarsi dei prodotti low cost in vendita nei discount, che sono gli unici a fare registrare un aumento nel commercio al dettaglio nel 2013.
Disclaimer
Le informazioni contenute in questo articolo sono puramente divulgative. Tutte le eventuali terapie, trattamenti o interventi energetici di qualsiasi natura che qui dovessero essere citati devono essere sottoposti al diretto giudizio di un medico. Niente di ciò che viene descritto in questo articolo deve essere utilizzato dal lettore o da chiunque altro a scopo diagnostico o terapeutico per qualsiasi malattia o condizione fisica. L’Autore e l’Editore non si assumono la responsabilità per eventuali effetti negativi causati dall’uso o dal cattivo uso delle informazioni qui contenute. Nel caso questo articolo fosse, a nostra insaputa, protetto da copyright, su segnalazione, provvederemo subito a rimuoverlo. Questo sito non è da considerarsi una testata giornalistica in quanto non viene aggiornato con una frequenza costante e prestabilita. Gli articoli prodotti da noi sono coperti da copyright e non possono essere copiati senza nostra autorizzazione