Cibo e… candidosi

La Candida albicans è un fungo che vive normalmente nel nostro apparato digerente.

Quando però si sviluppa in modo eccessivo può provocare disturbi anche molto consistenti e ciò accade soprattutto in situazioni di abbassamento delle difese immunitarie (ad esempio dopo terapie antibiotiche o cortisoniche, dopo abuso di lassativi, in situazioni stressanti, con la gravidanza, ecc.).

Importantissima è l’alimentazione: una dieta troppo ricca di zuccheri semplici e lieviti, di alcol e di formaggi fermentati e troppo povera di vitamine e sali minerali favorisce l’insorgenza della candidosi.

Si tratta di un’infezione tipica delle donne e peggiora con il caldo e l’umidità.

Si stima che circa il 75% delle donne manifesti episodi di candidosi almeno una volta nella vita e, di queste, il 5% sviluppi una forma recidivante.
Il sintomo fondamentale è un prurito irrefrenabile a cui può associarsi la perdita di materiale biancastro. Insieme possono comparire stanchezza, irritabilità, depressione, gonfiore e disturbi intestinali.

Consigli pratici:
– Usare solo biancheria di cotone per garantire freschezza e traspirazione
– Cambiare subito il costume bagnato che espone maggiormente alle irritazioni
– NO a lavaggi troppo frequenti e aggressivi

Cibi sì:
– cereali e farine integrali
– amaranto (si usa come un cereale ma è molto più ricco di proteine)
– frutta e ortaggi freschi
– aglio e cipolle
– legumi
– pesce
– oli di singole seme spremuti a freddo
– curcuma
– miso
– yogurt bianco intero (contiene batteri utili per l’intestino)
– kefir

Cibi no:
– dolci e zuccheri semplici
– farine raffinate
– formaggi
– alcolici
– fast-food
– fritti
– alimenti con conservanti

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