Cia: poca frutta e verdura nella dieta degli italiani

Gli italiani mangiano poca frutta e verdura, prodotti che rappresentano strumenti efficaci per combattere sovrappeso, obesità e disfunzioni nutrizionali. La Confederazione italiana agricoltori (Cia) stima che il consumo dei prodotti ortofrutticoli nel 2010 è calato in totale dell’1,4 per cento (meno 0,6 per cento gli ortaggi e meno 0,8 per cento la frutta). L’anno scorso le famiglie italiane hanno comprato 6,4 milioni di tonnellate di ortofrutta ma allo stesso tempo l’acquisto medio per nucleo è sceso di 10 chilogrammi.

La Cia prende quindi spunto dall’iniziativa di Wal-Mart in Usa per chiedere nuove iniziative a sostegno di un’alimentazione sana. La grande catena di distribuzione degli Stati Uniti, spiega la Cia, ha presentato un piano quinquennale contro l’obesità che prevede da un lato la riduzione del prezzo dell’ortofrutta, per incentivarne la vendita, e dall’altro la diminuzione del contenuto di zuccheri, grassi e sale nei propri prodotti. Anche in Italia è necessario fare qualcosa in più per favorire il consumo dei prodotti ortofrutticoli.

Secondo la Confederazione italiana agricoltori bisogna investire di più su una ‘cultura alimentare’ che privilegi frutta e verdura in un’ottica di prevenzione e tutela della salute. In questo senso la campagna Ue sulla frutta nelle scuole è molto positiva soprattutto se si considera che nel Belpaese circa il 12 per cento dei bambini è obeso e ben uno su tre è in sovrappeso. Ciò vuol dire che, tra i 6 e gli 11 anni, sono circa 400 mila i ‘malati’ di chili in più.

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