Da ieri non è più possibile utilizzare la carta per i certificati medici di malattia dei dipendenti privati. Il datore di lavoro, dunque, non potrà più richiedere al proprio lavoratore l’invio della copia cartacea dell’attestazione della malattia ma dovrà prendere visione delle attestazioni di malattia dei propri dipendenti avvalendosi dei servizi resi disponibili dall’INPS.
Sarà il medico dipendente del Sistema sanitario nazionale, cioè il medico di base, a trasmettere direttamente all’Inps, tramite un sistema operativo chiamato Sac (Sistema di accoglienza centrale), il certificato di malattia, rilasciando una copia cartacea al lavoratore ammalato. L’Inps, ricevuto il certificato, lo mette a disposizione sia del lavoratore, che può visionarlo accedendo al sito dell’Istituto previdenziale con un proprio pin, sia del datore di lavoro, pubblico o privato.
Pertanto con la nuova procedura, per il lavoratore non è più necessario né inviare il certificato all’Inps né consegnarlo al datore di lavoro, in quanto quest’ultimo ha la possibilità di consultarlo tramite i servizi telematici dell’Inps.
È comunque riconosciuta, per il datore di lavoro del settore privato, la possibilità di richiedere ai propri dipendenti di comunicare il numero di protocollo identificativo del certificato inviato online dal medico).
In tal modo si completa e va a regime la rivoluzione digitale del settore fortemente voluta dal ministro Renato Brunetta, che coinvolge direttamente 17,5 milioni di lavoratori dipendenti sia pubblici sia privati (che non saranno più costretti a spendere circa 7,5 euro per spedire le due raccomandate al proprio datore di lavoro e all’INPS), oltre 200mila medici e circa 5 milioni di imprese. Da aprile a oggi sono stati quasi 15 milioni i certificati medici finora trasmessi all’INPS per via telematica.
Disclaimer
Le informazioni contenute in questo articolo sono puramente divulgative. Tutte le eventuali terapie, trattamenti o interventi energetici di qualsiasi natura che qui dovessero essere citati devono essere sottoposti al diretto giudizio di un medico. Niente di ciò che viene descritto in questo articolo deve essere utilizzato dal lettore o da chiunque altro a scopo diagnostico o terapeutico per qualsiasi malattia o condizione fisica. L’Autore e l’Editore non si assumono la responsabilità per eventuali effetti negativi causati dall’uso o dal cattivo uso delle informazioni qui contenute. Nel caso questo articolo fosse, a nostra insaputa, protetto da copyright, su segnalazione, provvederemo subito a rimuoverlo. Questo sito non è da considerarsi una testata giornalistica in quanto non viene aggiornato con una frequenza costante e prestabilita. Gli articoli prodotti da noi sono coperti da copyright e non possono essere copiati senza nostra autorizzazione