Cellule Natural Killer (NK)

Le cellule NK sono dei grandi linfociti granulari in grado di uccidere le cellule bersaglio (virus e cellule tumorali) senza dover interagire con complessi antigene-MHC. Esse non si sviluppano nel timo, non vanno incontro a riarrangiamento genico dei propri recettori, non esprimono i recettori per l’antigene tipico dei linfociti T, né il CD3 e sono incapaci di memoria immunologica. Esse esercitano la loro citotossicità non specifica formando pori, mediante le perforine, sulle membrane di cellule tumorali e cellule infettate da virus.

L’IFN-α, l’IFN-β e l’IL-12, ossia le citochine che aumentano durante un’infezione virale, incrementano l’attività delle cellule NK, che rappresentano la prima difesa in caso di infezioni virali.

Le cellule NK producono IFN-γ, il segnale precoce per l’attivazione della risposta TH1, sotto lo stimolo dell’IL-12, rilasciata principalmente dai macrofagi. Questi, sotto l’influenza dell’IFN-γ rilasciato dalle NK, incrementano la loro produzione di IL-12.
L’IFN-γ attiva la produzione di radicali liberi, soprattutto ossido di azoto, da parte dei macrofagi e, in sinergia con l’IL-12, può attivare i linfociti T citotossici al fine di debellare l’infezione virale.

L’attività citotossica delle cellule NK non è MHC ristretta, per cui possono distruggere cellule tumorali che non presentano l’MHC di classe I e non sono riconosciute dai linfociti T citotossici.

Durante il sonno notturno, il ridotto livello di glucocorticoidi, associato all’incremento di melatonina, comportano la prevalenza della risposta TH1 con predomino dell’IFN-γ e incremento dell’attività citotossica delle NK. Anche il GH potrebbe intervenire nell’incremento dell’attività delle cellule NK e nell’aumento della risposta TH1.

L’attività simpatica è controllata in modo sinergico dagli oscillatori circadiani e dal sonno, mentre quella parasimpatica è controllata principalmente da fattori circadiani. Infatti, il sonno notturno nell’uomo è caratterizzato da una riduzione dell’attività simpatica e da un relativo incremento di quella parasimpatica. L’attività parasimpatica globalmente riduce la risposta proinfiammatoria sistemica dell’immunità innata e supporta alcune funzioni cellulo-mediate della risposta immunitaria acquisita. Durante il sonno l’aumentato tono parasimpatico aumenta la risposta TH1 e diminuisce alcuni aspetti della risposta immunitaria innata.

Nell’insonnia i pazienti presentano una diminuzione dei CD4+ e dei CD8+ e una diminuzione dell’attività delle cellule NK. L’attivazione β-adrenergica notturna media la soppressione dell’attività delle cellule NK, che rivestono un importante ruolo di difesa contro i tumori. Nell’insonnia cronica si osservano anche anomalie nelle citochine con viraggio dalla risposta TH1 a quella TH2 e bassi livelli di IFN-γ. Sono stati rilevati anche incrementi diurni dei livelli di IL-6, una citochina che normalmente è a livelli più elevati durante la notte ed è negativamente correlata con la percezione soggettiva di qualità del sonno.

Per ulteriori approfondimenti su questo argomento si rinvia al testo Multidisciplinarietà in Medicina.

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