Sul sito del Ministero della salute è disponibile l’elenco dei cibi rimborsati dal sistema sanitario nazionale
Buone notizie per gli oltre 60mila italiani che soffrono di intolleranza al glutine, una sostanza presente in prodotti essenziali per l’alimentazione, come le farine di frumento, di segale, l’orzo e il farro e in tutti i preparati che li contengono. Il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali ha, infatti, introdotto di recente nuovi prodotti nel «registro nazionale dei prodotti dietoterapeutici senza glutine per celiaci». L’elenco aggiornato dei cibi senza glutine rimborsati dal servizio sanitario nazionale è scaricabile dal sito del ministero. Gli alimenti senza glutine acquistabili gratuitamente con i buoni erogati dalle Regioni sono identificabili grazie al logo ministeriale ufficiale che le aziende possono apporre sulle confezioni.
I DIRITTI DEL CELIACO – E’ dal 1982 che il Servizio sanitario nazionale eroga gratuitamente gli alimenti dietetici privi di glutine a favore delle persone affette da celiachia. I tetti di spesa, suddivisi per fasce di età e sesso, sono stati definiti per la prima volta dal Decreto ministeriale 8 giugno 2001 e successivamente confermati dal Decreto Ministeriale 4 maggio 2006. Un altro Decreto ministeriale del 2001 ha inoltre istituito il Registro Nazionale dei prodotti destinali a un’alimentazione particolare erogati nelle singole regioni a carico del Servizio sanitario nazionale con le indicazioni delle modalità erogative scelte dalle Regioni. Tale elenco viene aggiornato periodicamente dal Ministero, come appunto avvenuto di recente.
L’IMPEGNO DEL MINISTERO – «Il Ministero – ha affermato il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini – è fortemente impegnato insieme alle Regioni nella piena attuazione della Legge 123 del 2005 che esprime l’obiettivo prioritario di proteggere e tutelare i diritti dei cittadini celiaci e delle loro famiglie nella vita di ogni giorno. L’azione del Ministero è finalizzata a favorire sul territorio una diagnosi precoce della malattia e a ottimizzare la prevenzione della sue complicanze, a garantire un’alimentazione equilibrata e sicura non solo a casa ma anche durante le attività scolastiche, sportive, lavorative e le eventuali degenze ospedaliere, riconoscendo agli affetti da malattia celiaca il diritto all’erogazione gratuita dei prodotti dietoterapeutici senza glutine, a favorire l’educazione sanitaria del cittadino celiaco e della sua famiglia nonché a provvedere alla formazione e all’aggiornamento professionale del personale sanitario e degli operatori del settore turistico-ristorativo». Ed è in quest’ottica che nella sezione del sito del Ministero della salute dedicata alla celiachia è stata inserita una pratica guida dal titolo «La celiachia, impariamo a conviverci» nonché una sezione dedicata a «domande e risposte» sull’argomento.
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