La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, sostanza proteica presente in avena, frumento, farro, kamut, orzo, segale, spelta e triticale. Seguire una dieta senza glutine, unica terapia che garantisce al celiaco un perfetto stato di salute, non vuol dire però rinunciare al gusto.
A dimostrarlo è il trofeo “In Cucina senza glutine, con lo Chef” che nasce da un’iniziativa promossa da AIC Lazio in collaborazione con la Federazione Italiana Cuochi e l’Unione Regionale Cuochi Lazio. Domenica 13 marzo all’Hotel Sol Melia’ a Roma, a partire dalle 16 si sfideranno piatti, odori, sapori e colori: tutto ciò che fa parte di una cucina saporita e di alto livello con un solo grande assente, il glutine. I piatti vengono preparati sul posto da cuochi professionisti e non, per poi essere assaggiati e valutati da una selezionata quanto invidiata giuria. Oltre ai responsabili dell’Associazione organizzatrice, ospite d’onore è lo chef Alessandro Circiello
Il trofeo, dopo il successo dello scorso anno, è giunto ora alla seconda edizione.
“È finito il tempo in cui il celiaco era condannato a mangiare insipidi crackers – commenta Paola Fagioli, presidente AIC Lazio – Oggi l’alimentazione senza glutine, unica cura per la celiachia, è variata e gustosa e noi ci impegniamo perché questo sia noto a tutti e per orientare i nuovi diagnosticati. Non dimentichiamo che, tra l’altro, 9 su 10 celiaci ancora non sanno neppure di esserlo”.
L’incidenza di questa intolleranza in Italia è stimata in un soggetto ogni 100/150 persone. I celiaci potenzialmente sarebbero quindi 400 mila, ma ne sono stati diagnosticati intorno ai 85 mila. Ogni anno vengono effettuate cinque mila nuove diagnosi ed ogni anno nascono 2.800 nuovi celiaci, con un incremento annuo di circa il 10%.
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