Carne rossa: consumo eccessivo responsabile di 9 malattie

Dal cancro alle malattie del cuore, ictus, malattie cerebrovascolari, malattie respiratorie, diabete mellito, infezioni, malattie renali e malattie epatiche croniche. Il consumo di carni rosse, lavorate e non, aumenta il rischio di mortalità legata a numerose malattie. È quanto conferma un nuovo studio, il più grande sinora condotto su questo alimento.

Lo studio è stato condotto dal National Cancer Institute di Bethesda che ha preso in considerazione i dati di una grande indagine chiamata NIH-AARP, su sei stati (California, Florida, Louisiana, New Jersey, North Carolina e Pennsylvania) e due grandi aree metropolitane degli Stati Uniti (Atlanta e Detroit). L’analisi è durata ben 16 anni e ha coinvolto oltre 536.969 americani adulti di età compresa tra i 50 e i 71 anni.

I ricercatori americani hanno concluso che esiste una correlazione fra consumo di carni rosse e “processata” e incremento medio della mortalità del 26%.

Tra i responsabili di questo effetto secondo I ricercatori vanno inclusi il ferro eme delle carni rosse e i nitriti/nitrati di quelle processate. Altri aspetti coinvolgono le sostanze cancerogene che si producono durante alcuni tipi di cottura (segnatamente quelle alla griglia), come amine eterocicliche e idrocarburi aromatici policiclici, contaminanti dei mangimi animali, nonché un ridotto consumo di frutta e verdura che in genere si accompagna a una dieta particolarmente ricca di carne.

La mortalità è stata inferiore del 25% fra chi preferiva pesce e carni bianche rispetto a chi optava spesso per la carne rossa.

“Questo è lo studio più grande, finora, che mostra un aumento dei rischi di mortalità per diverse cause associate al consumo di carne rossa trasformata e non trasformata e sottolinea l’importanza del ferro eme, dei nitrati e dei nitriti nella valutazione dei percorsi relativi ai rischi sanitari associati all’assunzione di carni rosse”, ha spiegato Arash Etemadi, del National Cancer Institute di Bethesda.

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