“Se parliamo di cure dentarie, dobbiamo parlare di zucchero, e le bibite sono la maggior fonte nella dieta globale”. A scriverlo è scriverlo sulla rivista The Lancet è il docente di odontoiatria e salute orale Marco Peres del Menzies Health Institute di Brisbane, in Australia che ha guidato una ricerca sui problemi globali di salute pubblica correlati alle patologie orali. Dalla ricerca è emerso che la carie dentarie rappresenta oggi una delle patologie più comuni al mondo e la causa principale risiede nel consumo eccessivo di zucchero.
Gli studiosi sostengono che ridurre il consumo di zucchero aggiunto, con misure come una tassa sullo zucchero, costituisce la chiave per combattere la prevalenza di carie, eppure questa misura è ostacolata sia dai governi, sia dall’industria dello zucchero. “La storia della lunga battaglia in nome della salute pubblica contro i colossi del tabacco si sta ripetendo, ora questa volta si deve rivolgere verso l’industria dello zucchero”, denuncia lo studioso.
“Il consumo di bevande zuccherate è il più alto in Nord America e in America Latina, ma anche in Australia”, aggiunge Peres. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda meno di sei cucchiaini di zucchero aggiunto al giorno – ricorda lo studioso – mentre gli adolescenti australiani ne consumano tre volte di più. E i tassi di carie in Australia riflettono le statistiche globali. “Un bambino su tre all’età di 5 o 6 anni ha la carie nei denti da latte e all’età da 12 a 14 anni soffre di carie nei denti adulti”.
La carie dentali, peraltro, non rappresentano l’unica patologia associata all’eccessivo consumo di zucchero. Ne ha parlato di recente l’epidemiologo di fama mondiale Franco Berrino che negli anni, ha incentrato i suoi studi proprio sulla prevenzione e sul ruolo dell’alimentazione e dello stile di vita sul rischio di contrarre una malattia.
“Evitate le bevande zuccherate ed evitate le carni lavorate – ha raccomandato Berrino in un’intervista a TC News – Le bevande zuccherate sono associate ad obesità, che è un fattore di rischio per il cancro. Ma si vede anche che i malati di cancro che bevono bevande zuccherate hanno una prognosi peggiore. Il cancro ama molto lo zucchero: per vivere, una cellula tumorale ha bisogno di venti-trenta volte più glucosio di una cellula normale”.
Berrino, ex-direttore del Dipartimento di Medicina preventiva e predittiva dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano, raccomanda inoltre di tenere la glicemia bassa e ridurre gli alimenti che aumentano la glicemia come pane bianco, farine raffinate, prodotti industriali, snack, dolciumi perché “chi ha una dieta ricca di questi alimenti squilibra e si ammala di più”.
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