Nel Regno Unito la combustione del carbone provoca 1600 morti all’anno, 70000 giornate di ricovero e oltre 1 milione di disturbi respiratori minori. Sono questi i dati allarmanti che emergono da uno studio dell’Health and Environment Alliance.
Ossidi di azoto, idrocarburi policiclici aromati, metalli pesanti, diossine, e particolato. Queste le sostanze nocive emesse dalle centrali a carbone e che provocano danni in particolare al sistema respiratorio(asma, ostruzioni polmonari, riduzioni della funzionalità) ecardio-circolatorio (alterazioni della funzionalità cardiaca, ipertensione, arteriosclerosi).
Il problema riguarda anche il resto d’Europa. Come rilevato da uno studio presentato qualche mese fa da Greenpeace i fumi emessi dalle ciminiere delle centrali elettriche a carbone, in Europa, uccidono più di due persone l’ora.
In Italia, secondo il rapporto “Silent killers”, nel 2010 il carbone ha causato 521 morti premature, equivalenti a 5.560 anni di vita persi, e determinato la perdita di 117 mila giornate di lavoro.
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