Nei Paesi ricchi il cancro uccide più delle malattie cardiovascolari e rappresenta la prima causa di morte tra le persone di mezza età. Secondo uno studio canadese, infatti, le morti per cancro nei Paesi più abbienti sarebbero circa il doppio di quelle per malattie cardiovascolari.
Pubblicato sulla rivista medica The Lancet, lo studio è stato condotto dalla McMaster University (Canada) su oltre 160mila persone in 20 Paesi del mondo. I dati della ricerca, la più grande del suo genere, derivano dal progetto Prospective Urban Rural Epidemiology (Pure), e riguardano i decessi e le relative cause in una popolazione di 162.534 adulti trai 35 e i 70 anni, raccolti tra il 2005 e il 2016. Lo studio include Paesi a basso reddito (Tanzania, Zimbabwe, Bangladesh, Pakistan e India), medio reddito (Filippine, Iran, Sudafrica, Colombia, Cina, Brasile, Malesia, Turchia, Polonia, Argentina e Cile) e alto reddito (Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Canada e Svezia).
È in corso una “transizione epidemiologica”, come rileva lo studio da cui è emerso che complessivamente le malattie cardiovascolari rappresentano la causa più comune di morte (dando conto del 40% dei decessi in media), ma si va da un minimo del 23% nei paesi ricchi al 41% nei paesi a medio reddito, fino al 43% nei paesi poveri, sebbene i fattori di rischio cardiovascolare (obesità, fumo, sedentarietà) siano maggiori nei paesi ricchi.
I tumori rappresentano la seconda causa più frequente di morte (il 26% dei decessi), andando però da un massimo del 55% nei paesi ricchi, 30% dei decessi nei paesi a medio reddito e 15% in quelli poveri.
“Il fatto che nei paesi ricchi i decessi per tumore siano divenuti il doppio più frequenti di quelli per le malattie cardiovascolari – ha spiegato l’autore principale dello studio Salim Yusuf – indica una transizione nelle cause predominanti di morte. Siccome le malattie cardiovascolari si riducono in molti paesi grazie alla disponibilità di migliori trattamenti e alla prevenzione (statine per abbassare il colesterolo e altri medicinali per abbassare la pressione) – continua lo studioso – la mortalità per tumore diverrà molto probabilmente la principale causa di morte per gli adulti di mezza età in futuro”.
Gli autori concludono dunque che sono necessari da una parte nuovi e maggiori sforzi contro il cancro, e dall’altra serve trasferire i traguardi raggiunti contro le malattie cardiovascolari anche ai paesi a medio e basso reddito.
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