Buone e Facili – Le ricette che piacciono ai bambini, scelte da loro

ALCUNE CONSIDERAZIONI SULL’ALIMENTAZIONE DEI BAMBINI

Una sana alimentazione rappresenta il primo intervento di prevenzione a tutela della nostra salute.

È nei primi anni di vita che si pongono i pilastri per uno stile di vita sano. Proprio per questo, sin dalla più giovane età è bene iniziare a curare la propria salute.

Durante i primissimi anni di vita l’alimentazione del bambino viene seguita e regolata dal pediatra ma è anche necessario che i genitori siano consapevoli delle necessità nutrizionali del bambino e quindi rispettino le indicazioni ricevute.

Se si abituano i bambini fin da piccoli a preferire alimenti semplici e naturali, a mangiare tutto e a variare spesso, conserveranno anche da adulti queste buone abitudini a tutto vantaggio della salute. Una dieta corretta può prevenire molte patologie e permette di crescere sani; bambini ben nutriti saranno adulti sani e impareranno, attraverso il cibo, a rispettare la natura (Trapani G., 2005). Solo bambini iniziati da piccoli ai gusti naturali, ai cibi non sofisticati, alla cucina semplice, da adulti manterranno una educazione alimentare che permetterà loro di apprezzare quegli alimenti che non compromettono il loro stato di salute (Faldella G., 2007).

Va da sé che, se i cambiamenti alimentari coinvolgeranno tutta la famiglia, sarà poi facile abituare i bambini a cibi semplici e a una alimentazione sana ed adeguata. Infatti, perché i bambini mangino bene occorre che tutta la famiglia si alimenti in modo sano ed equilibrato.

Coltivare corrette abitudini alimentari da parte di tutti i componenti della famiglia è fondamentale per indirizzare il bambino verso uno stile di vita salutare.

Lo sviluppo delle abitudini alimentari è influenzato dalle consuetudini all’interno della famiglia e se la famiglia ha abitudini alimentari corrette, nel bambino, si svilupperanno stili alimentari e comportamenti alimentari corretti . È perciò importante insegnare subito ai bambini come ottenere il meglio dai cibi che abbiamo a disposizione.

Una giusta alimentazione nei soggetti al di sotto dei 12 anni è essenziale per una normale crescita, per lo sviluppo e per lo svolgimento delle varie attività.

Ad esempio, per i bambini è difficile coprire i propri fabbisogni con i soli tre pasti principali. È quindi opportuno fornire loro, a complemento di questi ultimi, anche delle merende che concorrano a far fronte alle particolari esigenze di calorie e di principi nutritivi tipiche della loro età.

Purtroppo la realtà di oggi ci indica la frequente e crescente presenza, nei giovanissimi, di abitudini alimentari scorrette e problemi di sovrappeso, derivanti da scelte alimentari sbagliate e da una sedentarietà eccessiva (Comune di Pordenone, 2005).

Le indagini più recenti spesso mettono in luce come lo stile di vita del bambino sia prevalentemente caratterizzato da un elevato numero di ore della giornata dedicate ad attività sedentarie e da scarso numero di ore di attività fisica. Anche l’apporto calorico mediamente assunto dai bambini italiani risulta essere eccessivo rispetto al loro dispendio energetico.

Le stesse indagini dimostrano come la maggior parte dei bambini in età prescolare e scolare effettua errori sia quantitativi che qualitativi.

Di seguito vengono riportati alcuni dati dell’indagine “Okkio alla Salute” condotta nelle scuole elementari italiane dall’Istituto Superore di Sanità.

24% I bambini sovrappeso nella fascia di età della terza elementare
12% I bambini con problemi di obesità
11% I bambini che non fanno la prima colazione
24% I bambini che non consumano né frutta né verdura
40% Le mamme di bimbi in sovrappeso che non sono consapevoli del problema

Fonte: Indagine “Okkio alla Salute”, Istituto Superiore di Sanità, 2008.

Genitori ed educatori devono quindi impegnarsi affinché i propri figli evitino gli errori alimentari più comuni in questa fascia di età e si abituino a mangiare in maniera corretta per essere fisicamente più attivi.

È bene, inoltre, che i bambini non si chiudano in scelte monotone ma si abituino a mangiare di tutto e che la loro dieta sia distribuita in più pasti.

Ricordiamoci, anche, che mangiare deve essere un momento piacevole e divertente perché ai bambini non importa certo il valore salutare del cibo. Per loro sono importanti aspetto, odore, sapore, varietà degli alimenti. Preoccupiamoci della cultura del mangiare a tavola il più possibile insieme; assicuriamoci che a tavola (nel nido, a scuola o in famiglia) ci sia un ambiente sereno e accogliente. Quando il bambino consuma del cibo in un contesto sociale favorevole, nutrirsi diventa per lui un vero piacere: il contesto sociale è quindi uno dei fattori determinanti nell’accettazione dell’alimento. Mangiare è anche imparare a stare insieme in un sistema di regole condivise e il pasto diventa occasione di socializzazione tra pari se il contesto è il nido o la scuola. La presenza di altri bambini spinge ad imitare, a mangiare divertendosi, a fare amicizia.

Importante è non utilizzare il cibo come un mezzo di pressione, un castigo, una minaccia o una ricompensa perché altrimenti il bambino imparerà dei modelli di comportamento errati che manterrà anche nella vita adulta.

Facciamo partecipare, invece, i bambini all’acquisto degli alimenti, alla preparazione delle pietanze, alla presentazione in tavola e offriamo loro continuamente nuovi cibi senza scoraggiarsi se la prima volta che assaggiano un alimento non si dimostrano entusiasti poiché i bambini cambiano rapidamente le loro preferenze.

Estratto dell’ebook “Buone e facili” di Madaghiele Cotrine (leggi il libro)

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