Secondo i dati Eurispes il 50% delle famiglie segnala episodi di bullismo o microbullismo nelle classi dei figli. Tra i diversi tipi di ‘prepotenze’, il 28.7% riguarda offese verso un solo alunno, il 25.9 % scherzi pesanti o offese, quasi il 25% l’isolamento o l’esclusione dal gruppo. Per oltre il 21% si parla di percosse e di furti. Quasi il 6% denuncia la diffusione di video umilianti e insulti via sms o mail. Lo scenario privilegiato per gli episodi di bullismo è prevalentemente la scuola: il 51.8% degli episodi avviene in classe, mentre il 52% avviene in luoghi meno sorvegliati, come palestre e corridoi.
Tra le nuove frontiere del bullismo, il cyberbullismo, termine che indica atti di bullismo e di molestia effettuati tramite mezzi elettronici (mail, cellulare, siti web). Da un report messo a punto dal Corecom e dal difensore civico dell’Emilia-Romagna sull’uso sicuro del cellulare e di internet con interviste a 2.000 studenti tra i 14 e i 18 anni in 24 scuole di quattro province (Bologna, Ferrara, Piacenza e Rimini) è emerso che il 30% degli intervistati conosce il bullismo elettronico perchè è capitato a un amico, il 9% perchè lo ha subito, il 18% perchè gli è stato raccontato, l’8% ne ha sentito parlare da tv o web, soltanto il 32% non sa cos’è.
Degli episodi che i ragazzi conoscono, il 13,9% si è verificato a scuola, il 59% lontano dalle aule, il 26% tanto a scuola che fuori. Generalmente viene colpita una sola persona (85% dei casi), più facilmente se femmina e vengono usati gli sms o le chat per mandare messaggi violenti, volgari o mirati a rovinare la reputazione. I ‘persecutori’ sono prevalentemente maschi e nel 38% sono compagni di classe, oppure amici (20%), nel 18% ex ‘fidanzatini’. Soltanto il 15% dei ragazzi che subiscono cyberbullismo non lo dicono a nessuno. Il 52% ne parla con gli amici, il 24% coi compagni, il 28% coi genitori; solo il 7,4% con i professore. Il 50% affronta direttamente il ‘molestatore’, il 13,7% cambia numero, il 13,6% chiude il blog o il profilo, il 18% cambia compagnia, il 14,8% rompe amicizie importanti, solo il 38,6% ignora la cosa aspettando che passi.
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