La Johnson & Johnson e il suo fornitore Imerys Talc dovranno sborsare 117 milioni di dollari a favore del 46enne Stephen Lanzo che nel 2016 fece causa alle due aziende dopo che gli venne diagnosticato un mesotelioma, un tipo di cancro che colpisce il rivestimento di alcuni organi e che solitamente è associato all’esposizione all’amianto.
Secondo Lanzo a provocare il tumore sarebbe stato il borotalco, usato dall’uomo per oltre 30 anni. All’investitore finanziario di Verona, nel New Jersey, sono stati riconosciuti anche i danni punitivi, generalmente assegnati per punire azioni non etiche o negligenti. Entrambe le compagnie, sostiene Lanzo, sapevano che i prodotti in commercio erano contaminati con l’amianto ma non hanno fatto nulla per avvertire i consumatori del pericolo.
Tutte e due le aziende, secondo quanto riporta la Cnn, hanno annunciato che presenteranno ricorso, affermando di aver effettuato test approfonditi per assicurarsi che i prodotti non siano contaminati.
Stephen Lanzo è il primo uomo a fare causa per un cancro provocato dal borotalco. Le altre accuse e i diversi indennizzi milionari che in questi anni la multinazionale produttrice del talco più noto al mondo è stata costretta a risarcire riguardavano la correlazione col cancro alle ovaie nelle donne. In totale l’azienda è stata costretta a pagare quasi 200 milioni di dollari dopo denunce simili e attualmente, soltanto negli Usa, ci sono circa 2 mila denunce ancora da vagliare pervenute alle varie corti di giustizia.
Già nel 2013, una ricerca americana riscontrava che le donne che usano abitualmente la polvere di talco aumentano di quasi un quarto il loro rischio di sviluppare il cancro ovarico.
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