Le nuove frontiere delle bioterapie sempre avanti rispetto al presente

Le nuove frontiere della Medicina Naturale? Sempre un poco più avanti rispetto al presente. Sulla nostra rivista troverete, questa volta un articolo attualissimo e proiettato verso il futuro: quello pertinente i Fitoembrioestratti (FEE). Stiamo parlando di fitogemmoterapici beninteso. Ma non di quelli tradizionali.
Grazie ad una innovativa tecnica di estrazione è ora possibile utilizzare questi rimedi in dosi pari a 50-100 volte inferiori rispetto al passato. Il Ribes Nigrum, ad esempio, può essere somministrato solo 5 gtt per tre volte al giorno contro le 100-150 gtt utilizzate prima. Lo stesso vale per il Biancospino FEE (palpitazioni, tachicardia), l’Olivo FEE (lieve ipertensione, dislipidemia) , il Tiglio FEE(colon irritabile, neurodistonia) etc etc. E vi pare poco?
Pensate solo alla quantità di alcol in meno che somministriamo a neonati, bambini, donne in gravidanza, epato pazienti etc etc. E’ questo un decisivo passo avanti.. una nuova frontiera della Medicina Naturale. E non è la sola. Nel campo degli oligoelementi ed integratori naturali va segnalato la documentata importanza che rivestano lo Zinco ed il Selenio nella subdola, misconosciuta e frequentatissima intossicazione da Cadmio (pile nichel-cadmio, fumo di sigarette, scarichi di agenti inquinanti nell’ atmosfera etc).
Anche questo secondo aspetto non è di poco conto , anche perchè le intossicazioni da metalli pesanti nocivi (specie Cadmio, Piombo, e Mercurio) favoriscono la cancerogenosi, cosi come l’aterosclerosi e l’invecchiamento precoce; riducono la fertilità, portano ad aborti spontanei etc etc) E’ questa è scienza… non fantascienza. Le Bioterapie sono il futuro prossimo non.. il passato remoto… come sosteneva qualche pseudo scienziato. Purtroppo di falsi scientifici ne abbiamo visti tanti. Ci auguriamo un futuro più rispettoso della Natura e della verità. “E’ da questo che molti pseudo-scienziati della nostra epoca hanno imparato a parlare alle televisione, tanto la verità e la falsità di quello che dicono verrà fuori molto più tardi e per il momento, anche se qualcuno di noi potrebbe sbugiardarli, hanno sempre un azzeccagarbugli pronto a difendere il loro buon nome con un processo per calunnia” (Editoriale di Paolo Aldo Rossi su Anthropos e Iatria n. 4 ottobre-dicembre 2008). E’ per questo riguarda l’Omeopatia? I paesi membri dell’ Unione Europea devono ora certificare che i preparati della medicina ad altissime diluizioni siano innocui e standardizzati.
C’è in Italia chi asserisce di effettuare un lavoro sul “nulla”,.. perché l’omeopatia è, per loro, .. il “nulla”. E’ “acqua fresca”. Dopo ben 300 anni di completa innocuità, e di assenza di affetti collaterali, non si può impedire (al 40% dei francesi, al 30 % dei tedeschi, al 20% degli statunitensi, al 18% degli italiani) di curarsi con la medicina dei simili alias omeopatia.
Comunque l’ omeopatia non ha nulla da temere da questo direttiva europea proprio perché è la più innocua di tutte le terapie. Per circa dieci anni il sottoscritto ha difeso questa tesi sulle reti televisive nazionali (RAI DUE), ma andavo in onda alle due o alle quattro di notte… nella migliore delle ipotesi alle sei del mattino.
Come un “carbonaro”. Mi sono confrontato, con pari dignità scientifica, con illustri luminari non omeopati che tuttavia non erano faziosi, bensì pronti ad un dialogo costruttivo “Come si fa ad affermare categoricamente che questa forma di medicina non presenta nessuna efficacia solo perchè non siamo in grado di dimostrarla?” Questo si chiedeva il premio Nobel per la Medicina del 2008 Luc Montagner, uno dei virologi più famosi del mondo. La sua coraggiosa indipendenza di giudizio, le sue battaglie e le sue proposte con gli antiossidanti per una nuova medicina incentrata sullo sviluppo delle difese immunitarie incoraggiano tutti noi a perseverare sulla strada intrapresa.
“Smettiamola di rifiutare tutto che non siamo in grado di capire” (Luc Montagner). “Se l’omeopatia è una chimera o un sistema inefficace, cadrà da sola”: questo asseriva alla fine del 1800 il ministro della Sanità francese Guizot. L’Omeopatia non è caduta, ha avuto, è vero, alti e bassi… ma dopo diversi secoli, in buone mani, è qualche cosa che pur provenendo dal passato remoto (Ippocrate, Paracelso) può diventare il futuro.. si il Futuro Prossimo.

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