Bere molte bibite zuccherate potrebbe aumentare il rischio di cancro. È quanto suggerisce uno studio osservazionale condotto da Mathilde Touvier del centro di ricerca di epidemiologia e statistica della Sorbonne Paris Cité e Inserm e pubblicato sul British Medical Journal.
Lo studio ha coinvolto oltre 101000 persone tutte sane all’inizio della ricerca. Tutti i partecipanti hanno compilato dettagliati questionari alimentari e sono stati suddivisi in base al consumo di bibite di vario tipo: bibite zuccherate, succo di frutta al 100%, bibite dietetiche con dolcificante artificiale. Nel corso del periodo di osservazione sono stati diagnosticati oltre 2000 casi di cancro. Gli stuidosi hanno stimato che per ogni 100 millilitri in più di bibite zuccherate consumati ogni giorno il rischio di sviluppare un tumore sale del 18% e in particolare sale del 22% il rischio di sviluppare un cancro al seno.
L’elevato consumo di bibite è stato collegato in passato al maggior rischio di malattie metaboliche quali il diabete e l’obesità. A loro volta queste malattie sono collegate a rischio di cancro, spiega l’epidemiologa: potrebbe dunque essere spiegata così l’associazione trovata tra consumo di bibite zuccherate e tumori.
“Il consumo di bibite zuccherate (come quelle a base di cola, limonate, energy drink, eccetera) è cresciuto moltissimo negli ultimi decenni – scrivono gli autori – e sono già state collegate a maggiori probabilità di sviluppare sovrappeso e obesità, un grande fattore di rischio per l’insorgenza di un tumore. È inoltre stata ben documentata la relazione tra questi drink e diabete, ipertensione e malattie cardiovascolari. Questo studio aggiunge un dato nuovo: bere bevande zuccherate, inclusi i succhi di frutta 100%, è associato anche a un maggiore rischio di cancro”.
Disclaimer
Le informazioni contenute in questo articolo sono puramente divulgative. Tutte le eventuali terapie, trattamenti o interventi energetici di qualsiasi natura che qui dovessero essere citati devono essere sottoposti al diretto giudizio di un medico. Niente di ciò che viene descritto in questo articolo deve essere utilizzato dal lettore o da chiunque altro a scopo diagnostico o terapeutico per qualsiasi malattia o condizione fisica. L’Autore e l’Editore non si assumono la responsabilità per eventuali effetti negativi causati dall’uso o dal cattivo uso delle informazioni qui contenute. Nel caso questo articolo fosse, a nostra insaputa, protetto da copyright, su segnalazione, provvederemo subito a rimuoverlo. Questo sito non è da considerarsi una testata giornalistica in quanto non viene aggiornato con una frequenza costante e prestabilita. Gli articoli prodotti da noi sono coperti da copyright e non possono essere copiati senza nostra autorizzazione