Il Consiglio regionale della Puglia ha approvato oggi, con voto unanime da parte di maggioranza ed opposizione, la legge con la quale si fissano i limiti di guardia per le emissioni in atmosfera di benzo(a)pirene, sostanza nociva per la salute dei cittadini. Secondo quanto stabilito da questa legge, il limite di emissione consentito da questo momento è di un nano grammo al metro cubo di benzopirene.
Il disegno di legge era stato proposto su iniziativa dell’assessore alla Qualità dell’ambiente, Lorenzo Nicastro al fine di “assicurare alla popolazione pugliese più elevati livelli di tutela della salute e della salubrità dell’ambiente, attraverso azioni di contenimento dei valori di concentrazione in aria ambiente del benzo(a)pirene, pericoloso inquinante, appartenente alla famiglia degli idrocarburi policiclici aromatici (IPA), altamente nocivo per la salute umana”, come si legge su una nota della Regione la quale si impegna dunque ad adottare tutte le misure necessarie ad intervenire sulle principali sorgenti emissive, al fine di contrastare efficacemente i fenomeni di inquinamento sanitario ed ambientale prodotti da tal inquinante.
Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente della Regione Nichi Vendola che ha definito quella di oggi “una giornata di presa di coscienza della politica della circostanza che i veleni non costituiscono un dato fatale ma possono essere combattuti”.
“Oggi – ha aggiunto Nichi Vendola – scriviamo una pagina buona, dietro cui c’è tanto dolore, visto che sono inquietanti in assoluto i dati sul quartiere Tamburi di Taranto, con quasi, un raddoppio rispetto al limite di 1 nanogrammo al metro cubo. Anche se l’agenzia regionale di protezione ambientale sottolinea come nel corso dei monitoraggi si stiano registrando dei trend migliorativi”.
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