Banche del latte: al via una nuova tecnica per preservarlo

È stata messa a punto dal professor Guido Moro – primo presidente della European Milk Bank Association (EMBA) ed attuale Presidente dell’Associazione Italiana Banche del Latte Umano Donato (AIBLUD) – una nuova tecnica nella pastorizzazione del latte umano donato alle Banche del Latte che permette di preservare molte più proprietà nutrizionali e biologiche del latte materno, indispensabili per la sopravvivenza e la crescita dei neonati prematuri.

Il nuovo metodo di pastorizzazione rapida a temperatura elevata (HTST, appena 5-15 secondi a 72 gradi), promette di mantenere inalterate le principali proprietà bioattive e nutrizionali del latte donato, trattato oggi in tutto il mondo con la tradizionale pastorizzazione Holder (62,5 gradi per 30 minuti), che distrugge numerosi ingredienti bioattivi e nutrizionali, riducendo gli effetti positivi del latte stesso.

In Italia vi sono 34 banche del latte, 210 in Europa. Il latte donato alle banche del latte deve essere raccolto da diverse donatrici e conservato, dunque la pastorizzazione è importante per assicurarne l’igiene e la corretta conservazione.

Il vantaggio del nuovo dispositivo, progettato da Guido Moro dell’AIBLUD, in collaborazione con Laura Cavallarin del CNR di Torino, il Prof. Enrico Bertino, Direttore del Centro di terapia intensiva neonatale dell’Università di Torino, risiede anche nel fatto di garantire un processo di pastorizzazione a basso impatto e sicuro, adatto al trattamento di diversi volumi di donazioni: può pastorizzare fino a 10 litri di latte all’ora, con un volume minimo di 100 ml.

Il dispositivo è progettato per essere pulito dopo ogni ciclo di pastorizzazione e disinfettato immediatamente prima dell’uso successivo, risultando quindi più adatto a trattare insiemi di campioni di latte provenienti da diverse donatrici, rispetto al latte proveniente da singole donazioni.

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