Bambini vittime della strada: 2011 un anno drammatico

52 morti e 425 feriti su un totale di 379 incidenti. Questi i drammatici numeri che riguardano i bambini vittime di incidenti stradali nei primi nove mesi del 2011. In particolare nel terzo trimestre dell’anno si segnalano 21 decessi. A rendere noti questi dati è l’osservatorio dell’Asaps, l’associazione degli amici della polizia stradale.

Delle 52 giovanissime vittime (29 maschi e 23 femmine) ben 38, pari al 73%, erano trasportate a bordo dei veicoli, due viaggiavano in bici, uno a bordo di uno scooter e ben 11 sono stati vittime di investimenti. Si ripropone così il tema del fissaggio dei nostri piccoli sui seggiolini: non si conosce il dato di quante fra queste 38 vittime fossero regolarmente allacciate, anche se probabilmente una percentuale significativa non era trasportata a norma.

Le aree più pericolose per i minori si confermano quelle zone urbane: 254 incidenti (67%) sono avvenuti nei centri abitati, con 22 morti (42%) e 280 feriti (66%). Sulle statali e provinciali gli incidenti sono stati 81, con 16 morti (31%) e 96 feriti (23%). Trenta invece gli episodi sulla rete autostradale, con 11 decessi (21%) e 34 feriti (8%).

Tra le regioni con il più alto numero di vittime la Lombardia con 10 vittime, seguita dalla Sicilia con 9 (in 3 incidenti sono morti due bimbi in ogni sinistro),  il Lazio con 6 e il  Veneto, la Campania e la Calabria con 4.

“Non ci stancheremo mai di ricordare – ha affermato il presidente dell’Asaps, Giordano Biserni – “che ogni volta che un bambino perde la vita sulla strada la colpa non è mai la sua, ma sempre di un adulto che non ha rispettato le regole (velocità, alcol, uso dei seggiolini) o di un adulto che non lo ha vigilato”.

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