Bambini: tablet e smartphone possono compromettere lo sviluppo

L’uso di tablet e smartphone in tenera età può influire negativamente sullo sviluppo dei bambini. È quanto sostengono gli esperti del Dipartimento di Pediatria del Boston Medical Center, che in un articolo pubblicato su Pediatrics esprimono i loro dubbi sull’utilizzo di questi nuovi apparecchi prima dei 2 anni di vita.

Secondo gli autori dello studio, che ha coinvolto bimbi tra i 9 mesi e i 2 anni, l’uso di questi dispositivi, così come il tempo passato davanti alla televisione, può ridurre lo sviluppo delle capacità di linguaggio e di interazione sociale, rischiando così di compromettere lo sviluppo dell’empatia, delle abilità sociali e della capacità di risoluzione dei problemi, ma anche quelle sensori-motorie e visuo-motorie importanti per imparare e mettere in pratica la matematica e le scienze.

“Non sono state ancora messe a punto linee guida pediatriche che riguardino in modo specifico l’uso degli apparecchi mobile da parte dei bambini piccoli – spiegano gli autori – fatta eccezione per recenti indicazioni sul fatto che nei bambini al di sotto dei 2 anni di età un uso limitato di mezzi di comunicazione interattivi a scopo educativo può essere accettabile”.

Secondo gli esperti, tuttavia, sono necessarie “nuove indicazioni perché i dispositivi mobili sono diversi dalla televisione in termini di modalità multiple (ad esempio video, giochi, app a scopo educativo), di capacità di interazione e della presenza quasi ubiquitaria nella vita dei bambini”.
“Al momento quando si tratta di dispositivi mobile ci sono più domande che risposte – concludono gli studiosi – Finché non si saprà di più del loro impatto sullo sviluppo e del bambino si invita a trascorrere più tempo di qualità in famiglia”.

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