Nel 2011 i bambini sotto i 13 anni morti in incidenti stradali in Italia sono stati 65 e 625 quelli feriti, contro le 59 vittime del 2010 (+10%); delle 65 vittime, 45 (il 69%) erano trasportate a bordo di veicoli. È quanto rivela l’Osservatorio dell’Asaps (l’Associazione sostenitori e amici della polizia stradale), secondo la quale le strade urbane sono quelle più a rischio: 336 dei 541 incidenti conteggiati sono avvenuti infatti nei centri abitati.
“Delle 65 giovanissime vittime ben 45, pari al 69%, erano trasportate a bordo dei veicoli e questo aspetto ripropone drammaticamente il tema del fissaggio dei nostri piccoli sui seggiolini. Non si conosce il dato di quante fra queste 45 vittime fossero regolarmente allacciate, anche se si può ritenere che una percentuale significativa non fosse trasportata a norma. In particolare nei casi di espulsione dall’abitacolo del mezzo dopo lo schianto. 5 bambini sono stati travolti con la loro bicicletta. 14 erano a piedi per strada. In un caso il bambino era su un ciclomotore”.
Fra le più giovani vittime della strada il maggior numero si conta fra i piccolissimi. Nella fascia d’età che va da 0 a 5 anni l’Osservatorio ha registrato 36 decessi (55%), 17 (26%) nella fascia che va da 6 a 10 anni, 11 in quella da 11 a 13 anni (17%). Per una vittima non è stato possibile fissare l’età.
Le regioni in cui si è verificato il più elevato numero di incidenti con bambini sono la Lombardia con 109, segue l’Emilia Romagna con 70 e il Veneto con 55. Le regioni che contano il più elevato numero di decessi per incidenti ai più piccoli sono la Lombardia e la Sicilia con 11 vittime (in Sicilia 3 incidenti con 2 bambini morti ognuno) il Veneto con 7, il Lazio con 6, la Campania con 5 e la Calabria con 4.
In 12 incidenti il conducente del veicolo coinvolto era ubriaco o drogato. 38 sono stati invece gli incidenti causati da pirati della strada.
Disclaimer
Le informazioni contenute in questo articolo sono puramente divulgative. Tutte le eventuali terapie, trattamenti o interventi energetici di qualsiasi natura che qui dovessero essere citati devono essere sottoposti al diretto giudizio di un medico. Niente di ciò che viene descritto in questo articolo deve essere utilizzato dal lettore o da chiunque altro a scopo diagnostico o terapeutico per qualsiasi malattia o condizione fisica. L’Autore e l’Editore non si assumono la responsabilità per eventuali effetti negativi causati dall’uso o dal cattivo uso delle informazioni qui contenute. Nel caso questo articolo fosse, a nostra insaputa, protetto da copyright, su segnalazione, provvederemo subito a rimuoverlo. Questo sito non è da considerarsi una testata giornalistica in quanto non viene aggiornato con una frequenza costante e prestabilita. Gli articoli prodotti da noi sono coperti da copyright e non possono essere copiati senza nostra autorizzazione