Il corpo delle bambine cambia sempre più in fretta e i segni dello sviluppo arrivano con due anni di anticipo: i caratteri sessuali secondari si manifestano già tra i sei e gli otto anni, mentre la comparsa del ciclo mestruale arriva mediamente intorno ai 12 anni. Tale accelerazione di un biennio si è registrata in Italia negli ultimi 15 anni, prima tra le bambine dei Paesi dell’Estremo Oriente e poi anche tra le giovanissime italiane. A rivelarlo è il dipartimento di Pediatria Ambulatorio e Day Hospital di Endocrinologia Pediatrica del Policlinico Gemelli di Roma.
I principali imputati del fenomeno della pubertà precoce sono obesità, troppa carne nella dieta e sostanze inquinanti. Si tratta di un fenomeno da non sottovalutare in quanto la pubertà precoce può causare turbamenti psicologici ed essere vissuta come un elemento di diversità rispetto alle coetanee.
Secondo quanto rilevato da uno studio del Policlinico Gemelli di Roma, le bambine che mangiano molta carne hanno quasi il doppio di possibilità in più di uno sviluppo precoce: se sono in sovrappeso già a 3 anni, possono raggiungere la pubertà a 9.
Una ricerca giapponese ha poi rivelato che le diossine attivano i recettori per gli estrogeni, provocando effetti simili a quelli degli ormoni sessuali femminili. Uno studio belga, inoltre, ha mostrato come l’esposizione a pesticidi attraverso un derivato del DDT, il Dde, ‘imita’ la presenza di estrogeni inducendo il cervello a inviare in anticipo il segnale di inizio della pubertà.
Dal 1995 ad oggi i casi di pubertà precoce tra le bambine italiane, secondo Aurora Natalia Rossodivita, del dipartimento di Pediatria Ambulatorio e Day Hospital di Endocrinologia Pediatrica del Policlinico Gemelli di Roma, è quasi raddoppiato, passando dal 3% al 5% della popolazione. Negli ultimi anni si registrano casi anche tra i maschi, con un’incidenza più bassa di 5 volte rispetto alle femmine.
Disclaimer
Le informazioni contenute in questo articolo sono puramente divulgative. Tutte le eventuali terapie, trattamenti o interventi energetici di qualsiasi natura che qui dovessero essere citati devono essere sottoposti al diretto giudizio di un medico. Niente di ciò che viene descritto in questo articolo deve essere utilizzato dal lettore o da chiunque altro a scopo diagnostico o terapeutico per qualsiasi malattia o condizione fisica. L’Autore e l’Editore non si assumono la responsabilità per eventuali effetti negativi causati dall’uso o dal cattivo uso delle informazioni qui contenute. Nel caso questo articolo fosse, a nostra insaputa, protetto da copyright, su segnalazione, provvederemo subito a rimuoverlo. Questo sito non è da considerarsi una testata giornalistica in quanto non viene aggiornato con una frequenza costante e prestabilita. Gli articoli prodotti da noi sono coperti da copyright e non possono essere copiati senza nostra autorizzazione