“La Commissione tecnico scientifica (Cts) dell’Aifa si è espressa a favore dell’inserimento di bevacizumab (Avastin) nell’elenco dei farmaci erogabili a totale carico del Servizio sanitario nazionale (Ssn), ai sensi della legge 648/96, per il trattamento della degenerazione maculare legata all’età”.
Lo ha comunicato in una nota l’Agenzia italiana del farmaco mettendo così la parola fine al caso Avastin-Lucentis iniziato qualche mese fa con una pesante multa da parte dell’Antitrust a Roche e Novartis, I due colossi farmaceutici produttori dei due medicinali, accusati di aver posto in essere un cartello volto a favorire l’uso del Lucentis, più costoso rispetto al più economico Avastin.
“Il parere della Cts dell’Aifa – ha spiegato l’Agenzia – è stato espresso alla luce delle richieste avanzate dalle Regioni Veneto ed Emilia Romagna per l’inserimento di bevacizumab nella lista della legge 648/96 (lista classica) per la degenerazione maculare legata all’età, visto il parere del Consiglio superiore di sanità in merito al profilo di sicurezza e di efficacia dei farmaci Avastin e Lucentis e la nuova regolamentazione sull’uso off-label dei farmaci.
La Cts ha accolto la richiesta per l’utilizzo del farmaco nell’indicazione non registrata, individuando all’unanimità una serie di condizioni indispensabili a tutela della salute dei pazienti”.
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