Antibiotici: inutili per buona parte dei pazienti

Circa un quinto delle prescrizioni di antibiotici non sono necessarie, trattandosi di casi di malattie che guariscono da sole. In queste situazione i medici non dovrebbero prescrivere farmaci ma casa e riposo. È quanto sostengono gli esperti di Public Health England (Phe), agenzia del ministero della Salute inglese, come segnala la Bbc.

“La maggior parte di noi guarisce dalle infezioni di volta in volta grazie al proprio sistema immunitario. Spesso gli antibiotici non sono necessari per disturbi comuni”, spiega Paul Cosford, direttore medico di Phe. I pazienti non dovrebbero quindi andare dal medico aspettandosi che gli venga prescritto l’antibiotico. L’indicazione che dovrebbero ricevere, per infezioni che il nostro organismo può gestire da solo, è di riposare, bere molti liquidi e usare farmaci per far passare dolore e fastidi, come il paracetamolo. Un medico è in grado di dire quando l’antibiotico è davvero necessario”.

Gli antibiotici sono essenziali nei casi di sepsi, polmonite, meningiti batteriche e altre gravi infezioni, mentre non lo sono per altre malattie. Ad esempio, tosse o bronchite passano da sole in tre settimane e l’antibiotico, spiegano gli esperti inglesi, può ‘accorciarne’ la durata solo di 1-2 giorni.

L’abuso di antibiotici rende le infezioni più difficili da trattare, creando dei batteri resistenti a molti farmaci. Si stima infatti che 4 casi su 10 di infezione nel sangue da Escherichia coli non si possa trattare con gli antibiotici di prima scelta, e che entro il 2050 le infezioni resistenti nel mondo mieteranno più vittime di quante ne faccia il cancro attualmente.

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