È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del ministro della Salute Ferruccio Fazio sulle prestazioni analitiche da potersi eseguire in farmacia. Si tratta di una lunga serie di test diagnostici ‘di prima istanza’ come test della glicemia, delle urine, della gravidanza e del colon-retto.
La ‘farmacia dei servizi’ preveda una serie di ‘test autodiagnostici’, “gestibili direttamente dai pazienti in funzione di autocontrollo a domicilio, ovvero in caso di condizioni di fragilità di non completa autosufficienza, possono essere utilizzati mediante il supporto di un operatore sanitario, presso le farmacie territoriali pubbliche e private”.
Questi, nel dettaglio, i test che si potranno eseguire: glicemia, colesterolo e trigliceridi; misurazione in tempo reale di emoglobina, emoglobina glicata, creatinina, transaminasi, ematocrito; misurazione di componenti delle urine quali acido ascorbico, chetoni, urobilinogeno e bilirubina, leucociti, nitriti, ph, sangue, proteine ed esterasi leucocitaria; ovulazione, gravidanza, e menopausa per la misura dei livelli dell’ormone FSA nelle urine; colon-retto per la rilevazione di sangue occulto nelle feci.
“Le farmacie pubbliche e private – si legge nel decreto – per l’effettuazione delle prestazioni e l’assistenza ai pazienti che in autocontrollo fruiscono delle prestazioni”, utilizzano “spazi dedicati e separati dagli altri ambienti, che consentano l’uso, la manutenzione e la conservazione delle apparecchiature dedicate in condizioni di sicurezza nonché l’osservanza della normativa in materia di protezione dei dati personali”.
Secondo quanto stabilito dal provvedimento, le attività erogate “devono essere effettuate nei limiti dei rispettivi profili professionali, nonché’ nel rispetto delle altre disposizioni di legge, e sotto la vigilanza dei preposti organi regionali”.
Inoltre, il personale sanitario addetto al supporto dell’esecuzione degli esami “deve essere in possesso delle conoscenze necessarie per l’esecuzione dei test, per le operazioni che consentano un corretto funzionamento dei sistemi in uso, per la eventuale manutenzione strumentale delle apparecchiature, e deve partecipare a corsi di aggiornamento professionale relativi all’utilizzo delle tecnologie adoperate, con cadenza almeno triennale”.
In base al decreto, il farmacista è poi tenuto ad esporre nei locali della farmacia, in modo chiaro e leggibile, l’indicazione delle tipologie di prestazioni analitiche disponibili agli utenti, e mette a disposizione dell’utente il dispositivo per “test autodiagnostico” fornendo i suggerimenti idonei all’impiego.
“E’ con grande soddisfazione che registriamo l’arrivo in Gazzetta Ufficiale del decreto applicativo che disciplina l’esecuzione dei test diagnostici di prima istanza in farmacia – afferma in una nota il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti, Andrea Mandelli – Quando nel 2006 abbiamo proposto il progetto della farmacia centro polifunzionale di servizi avevamo due obiettivi: contribuire a una migliore assistenza sul territorio e promuovere un’importante evoluzione della professionalità dei farmacisti italiani”.
“Da sempre – ha aggiunto Mandelli – il farmacista svolge una funzione di consulenza del cittadino fondamentale, spesso, come nel servizio notturno, essendo l’unico operatore sanitario presente sul territorio oltre ai servizi di emergenza. Oggi, con la fase conclusiva dell’iter partito con la Legge 69/2009, la farmacia dei servizi permetterà al farmacista di poter offrire un più ampio ventaglio di prestazioni, potendo collaborare anche alla prevenzione primaria accanto ai medici di famiglia, con i quali auspichiamo si rinsaldi la già grande collaborazione a vantaggio dei cittadini”.
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