Boom di pollini e allergie: la causa è l’anidride carbonica

Con l’arrivo della primavera, insieme alle temperature più miti, sono arrivate puntuali anche le allergie di cui soffrono circa 18 milioni di italiani. Gli allergeni responsabili delle allergie respiratorie sono, nella metà dei casi, i pollini. Questi ultimi però, a loro volta, sono in continuo aumento proprio a causa nostra: all’origine del ‘boom’ di pollini vi è infatti la sempre maggiore quantità di CO2 nell’aria delle città europee.

A sostenerlo è uno studio presentato al meeting della European Geosciences Union che ha evidenziato come oggi le piante producano più sostanze allergeniche rispetto al passato e che il fenomeno è strettamente collegato all’emissione di anidride carbonica.

Coordinata dall’Università di Monaco, la ricerca si è basata sui dati di 13 stazioni di monitoraggio in tutta Europa, oltre che sulle informazioni della Fao e su quelle meteorologiche: il 60 per cento delle 20 specie di piante osservate ha mostrato un aumento della produzione di pollini.

“Abbiamo escluso tutti gli altri possibili contributi, come l’aumento della temperatura o il cambiamento nel tipo di coltivazioni – spiegano gli autori dello studio – e l’unica associazione rimasta è quella con la CO2. Paradossalmente abbiamo notato che l’aumento nella produzione dei pollini avviene soprattutto in città, perché la maggior permanenza dell’ozono modifica il ciclo di vita delle piante”.

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